Sei a casa di qualcuno come invitato o vai al ristorante e vuoi esprimere una tua opinione sul piatto che hai mangiato? Puoi farlo con il linguaggio delle posate, una sorta di galateo che aiuta ad esprimersi. Ecco cosa devi sapere per comunicare gratitudine o il contrario.
Magari vuoi dire che il cibo che hai mangiato non ti è piaciuto, oppure, al contrario, vuoi esprimere positività verso la pietanza che hai mangiato? In base a come disponi le posate (forchetta, coltello, cucchiaio, ecc) in un piatto puoi comunicare quel che hai provato.
In genere, la disposizione in cui si mettono le posate indica se il piatto ti è piaciuto oppure non è stato ben gustato. Esistono vari modi per esprimersi con le posate, eccone alcuni. Scopri qual è il linguaggio delle posate.
In cosa consiste il Galateo?
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Il Galateo delle posate o comunemente chiamato linguaggio delle posate rappresenta, attraverso la loro disposizione, il nostro parere nei confronti di un cibo che abbiamo appena mangiato.
Ecco quali sono i modi per disporre le posate per comunicare qualcosa, soprattutto al ristorante:
- pausa: indica che ti serve un po’ di tempo per riposare tra un piatto e un altro;
- pronto per il prossimo: disporre forchetta e coltello in questo modo significa che sei pronto per il prossimo piatto e il cameriere lo capirà;
- eccellente: così esprimi il gradimento in modo più che ottimo;
- soddisfatto: informi il cameriere che hai finito il pranzo o la cena;
- non mi è piaciuto: vuol dire che la pietanza non ti è stata gradita.
Scopri cosa significa ognuna delle disposizioni delle posate di seguito. Lo vediamo spesso fare, soprattutto nelle serie tv e nei film.
Ecco qual è il linguaggio delle posate: descrizione di ogni modo
Per la pausa bisogna disporre le posate a triangolo senza incrociare la parte superiore.
Per il piatto successivo si dispongono le posate a croce con coltello sopra e forchetta sotto.
Eccellente si comunica disponendo le posate in parallelo in orizzontale al centro del piatto.
Soddisfatto si rappresenta con posate in parallelo poste in verticale.
Infine, il non mi è piaciuto si comunica attraverso le posate messe a triangolo, simile alla pausa, ma la differenza è che in questo caso sono incrociate e si toccano l’una sull’altra solo nelle estremità superiori.
Sicuramente è capitato anche a te ad andare ad un pranzo o una cena di compleanno. Hai mai usato il linguaggio delle posate?