Qual è il guadagno netto se investo 8.000 euro a 5 anni sul miglior BTP o su un buon conto deposito vincolato?

Rendimento migliore fra BTP e conto deposito-Foto da imagoeconomica

Ponderare prima per non pentirsi poi è da sempre la regola madre di ogni decisione, incluse quelle riguardanti la gestione dei risparmi. L’obiettivo è sempre quello: ottimizzare il rendimento in base al rischio e alla durata dell’investimento. Ad esempio, qual è il guadagno netto se investo 8.000 euro a 5 anni sul miglior BTP o su un buon conto deposito vincolato?

Si tratta di due classici prodotti del reddito fisso che, insieme ai buoni postali, risultano molto graditi dal piccolo investitore. Certezza del capitale a scadenza e rendimento già noto in partenza sono i due elementi che fanno molto gola a questa categoria di investitori.

Quanto rende il miglior titolo di Stato a 5 anni?

Quanto ai titoli di Stato, sulla durata a 5 anni abbiamo incontrato due BTP che in teoria presterebbero il fianco a strategie operative differenti.

Il titolo con ISIN IT0005445306 (scadenza: 15 luglio 2028) paga una cedola annua lorda dello 0,50%, lo 0,4375% netto. Una miseria, considerato che 8mila € di capitale darebbero vita a un flusso cedolare di 17,50 € ogni 6 mesi. Tuttavia, il vero botto collegato al bond sta nell’attuale prezzo di mercato, circa 85,22 centesimi. Da qui a scadenza l’apprezzamento di prezzo atteso è del 17,3%. Alla luce di ciò, il rendimento effettivo netto annuo si attesta sul 3,66%.

Discorso inverso per il BTP con ISIN IT0004889033 in scadenza il 1° settembre 2028. Qui la cedola lorda è robusta e pari al 4,75%, tant’è che il titolo prezza sui 103,79 (credito d’imposta: 0,46%). Quindi acquistandolo a questi corsi e portandolo a scadenza ci si scontrerà con una perdita in conto capitale (il rimborso è a 100). Invece il ricco interesse del bond ne sostiene gli acquisti, tant’è che a quasi a parità di durata rende un po’ meno del titolo precedente (3,37%).

Qual è il guadagno netto se investo 8.000 euro a 5 anni sul miglior BTP o su un buon conto deposito vincolato?

Passiamo al conto deposito (CD). Qui il rendimento sale all’aumentare del tempo e in presenza del vincolo, mentre quelli liberi rendono generalmente meno a parità di altri criteri. Poi i criteri di scelta possono variare in base a tanti altri parametri. Ad esempio la presenza di promo speciali per nuovi clienti o nuova liquidità, imposta di bollo assolta dalla banca, richiesta o meno di un c/c associato, etc.

Tra le tante offerte presenti sul mercato la nostra attenzione è ricaduta su un CD vincolato che offre il 5,40% lordo (4% netto) sui vincoli a 60 mesi. Ricordiamo che l’aliquota fiscale è al 26% e l’imposta di bollo pari al 2×1.000 della somma vincolata.

Il conto analizzato liquida gli interessi trimestralmente per un guadagno netto complessivo sui 1.520 € (imposta di bollo a carico del cliente). Inoltre è gratuito e non prevede l’apertura di un c/c associato né l’estinzione anticipata del vincolo.

Come ottenere il massimo rendimento?

Messa in termini di rendimento, il ritorno complessivo del CD è superiore, sia pur di poco, al BTP con scadenza luglio 2028. Inoltre liquida gli interessi ogni 3 mesi e non occorre aprire un c/c associato. In compenso i soldi sono vincolati fino a scadenza, per cui non è possibile avere dei “ripensamenti” prima del termine.

I BTP sono invece liquidabili sul mercato secondario dei titoli di Stato (MOT) previo pagamento alla banca della commissione di compravendita.

Se si punta alla cedola ricca, il bond con scadenza settembre 2028 si lascia preferire a patto di mettere in preventivo la minusvalenza finale. Anche nel caso di approccio altamente speculativo (quindi con alta propensione al rischio) il BTP 4,75% si lascia preferire. Immaginando di riuscire a rivenderlo tra 2 anni a 107 alla discesa dei tassi (tutto da dimostrare) il rendimento netto annuo sarebbe del 5,3% circa.

Se invece si punta alla ricca plusvalenza finale, il bond a sconto sarebbe la soluzione.

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