Quadrato dei minimi e massimi

ProiezionidiBorsa

 Quadrato dei minimi e massimi?  Cosa sono?

Uno dei fenomeni che si verificano quando una scoperta, un’invenzione, o anche un’opera intellettuale ed  artistica ha un’origine non recente, consiste nella cosiddetta interpolazione.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

L’opera originaria subisce modifiche, che spesso ne stravolgono il significato originario, ed in tal modo si perde molto del senso antico voluto dal suo creatore.

Fenomeno tipico, ad esempio, anche nel campo degli investimenti artistici.

Dobbiamo pensare che anticamente c’era una certa penuria di materiali, soprattutto nel settore della pittura.

Non era quindi infrequente che una tela già dipinta venisse a sua volta usata per dipingervi altra opera sopra, magari anche di pregio decisamente inferiore.

Di qui la tecnica delle radiografie ai dipinti per verificare l’esistenza di altre opere nascoste, da cui la scopert anche di quadri di immenso valore.

Parimenti, capita talora che nel settore finanziario vengano concepite tecniche di analisi che poi, nella manualistica maggiormente diffusa, vengono stravolte.

E’ il caso dei quadrati dei minimi e dei massimi di Gann, tecnica che spesso si rivela utile nel calcolo dei futuri setup temporali.

Quadrato dei minimi e massimi

Avendo letto diversi manuali, devo dire che non ne ho trovato uno che ne riporti il significato originale.

Vediamo quindi di farlo nel prosieguo di questo articolo.

La tecnica è molto semplice.

Per il quadrato del massimo si calcola la distanza di prezzo tra un precedente minimo rilevante ed un massimo, e la si divide per il numero di unità temporali che intercorre tra minimo e massimo.

Quindi si considera la quotazione del massimo e la si divide per tale coefficiente.

Ne risulta un numero pari alle unità temporali che probabilmente intercorrono per proiettare i futuri setup.

Questo numero può anche suddividersi in base ai tipici coefficienti di Fibonacci (50 per cento, 66 per cento, ecc.) per trovare altri setup.

Quadrato dei minimi e massimi: esempio di applicazione

Si procede simmetricamente per il quadrato del minimo, solo che si parte da un massimo e si calcola la distanza in tempo e prezzo tra massimo e minimo.

Un esempio:

minimo 100 massimo 200.

Distanza di prezzo pari a 100.

Tempo trascorso 10 giorni.

Quindi: 100/10 porta a 10.

A questo punto prendiamo il massimo e lo dividiamo per 10: quindi otteniamo 20 (200/10).

Questo significa che i futuri setup temporali si pongono a distanza di 20 giorni.

Ma possiamo considerare anche il 50 per cento di tale valore, quindi 10 giorni.

Ecco un esempio grafico:

NIKKEI 225

Partiamo da sinistra.

Calcolo del quadrato dei minimi e massimi

Ho voluto evidenziare (tramite lo strumento righello presente su prorealtime) la distanza tra un minimo rilevante ed un massimo.

Sono stati evidenziati i seguenti valori:

distanza tra minimo e massimo: 32072

tempo intercorso: 89 barre mensili.

Quindi: 32072/89, da cui 360,35.

Il massimo è 38922, che diviso 360,35 porta a 108.

Quindi i prossimi setup si trovano a 108 barre di distanza a partire dal massimo, e poi ogni 108 barre.

Ma consideriamo anche il 50 per cento di 108, quindi 54.

Sul grafico in corrispondenza delle rette verticali i setup proiettati con questo metodo.

Notiamo che corrispondono a significativi punti di svolta del mercato.

Con questo metodo il prossimo setup viene proiettato ad ottobre 2020.

Naturalmente nulla vieta di usare questa tecnica su time frames inferiori e per dinamiche non solo di lungo, ma anche di breve e medio termine.

Domani con questo metodo analizzeremo un altro caso di studio sull’euro dollaro.

Consigliati per te