Chi ha immobili di proprietà, oppure chi deve comprarlo, non può esimersi da avere tra le mani la visura catastale. Si tratta di un documento che consente all’interessato di consultare ed acquisire diversi dati relativi all’immobile. Le visure servono quando c’è da presentare la DSU per ottenere l’ISEE. Serve per andare dal notaio in caso di compravendita di una casa o di un terreno. E serve anche per la dichiarazione dei redditi.
E proprio per via della dichiarazione dei redditi che le visure catastali diventano adesso più importanti del solito. Infatti numerosi contribuenti che si recano al CAF per la presentazione del modello 730, devono portare le visure. Perché il professionista del Centro di Assistenza Fiscale le richiede per inserirle nel modello di dichiarazione. Ottenere le visure può essere fatto in diversi modi. La maggior parte dei casi a pagamento. Ma c’è anche una via gratuita, che sfrutta le moderne tecnologie e che è alla portata di tutti o quasi.
Puoi avere le visure catastali gratis anche sullo smartphone, ecco come evitare spese e code all’Agenzia delle Entrate
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In una visura catastale, come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate, ci sono i
i dati identificativi e reddituali di terreni e fabbricati, i dati anagrafici di tutti i proprietari, i riferimenti agli atti di aggiornamento (testamenti, successioni e così via). E per case e terreni c’è anche la rendita catastale (per i terreni reddito dominicale e agrario) oltre alla natura dell’immobile. L’accesso alle visure è pubblico perché chiunque, conoscendo numero di foglio e particella, o il codice fiscale dell’intestatario, può ottenerlo. Basterà andare all’Agenzia del Territorio e produrre richiesta. Pagando i relativi tributi speciali catastali. Se il richiedente è l’intestatario, la consultazione e gratuita. Ma per la stampa delle visure, che poi servono al CAF, è necessario pagare i tributi. Come specifica l’Agenzia delle Entrate, il rilascio delle visure catastali, infatti, prevede il pagamento dei tributi speciali catastali.
Le alternative all’appuntamento
L’alternativa è quella di andare da un tecnico, architetto, ingegnere, geometra o chiunque ha accesso al SISTER. Parliamo del portale Web italiano con il quale l’Agenzia delle Entrate eroga servizi telematici a cittadini, professionisti, aziende ed enti, e che prevede un abbonamento per essere utilizzato. Evidente che il professionista chieda un corrispettivo per rilasciare le visure catastali.
Invece completamente gratis le visure possono essere ottenute tramite lo SPID, la CIE o la CNS. Parliamo naturalmente delle credenziali di accesso ai servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Infatti nell’area riservata ai servizi del cittadino c’è la possibilità di consultare le visure, di scaricarle e di stamparle.
E sia nella versione vecchia, sintetica, che in quella nuova. La procedura è semplice. L’interessato deve aprire il sito dell’Agenzia delle Entrate e cliccare sul tasto “accedi all’area riservata”. Poi bisogna accedere con SPID, CIE CNS o credenziali. Una volta entrati, ci sono tre attività che è possibile effettuare e cioè:
- Consultazione dati catastali;
- Consultazione valori immobiliari dichiarati;
- Consultazioni visure, planimetrie e ispezioni ipotecarie dei propri immobili.
Altre informazioni
Per semplice consultazione la prima voce è quella giusta. Perché tratta delle risultanze catastali. Selezionando la provincia dove è situato l’immobile, il Comune e il soggetto che richiede la visura (persona fisica o giuridica), con il codice fiscale, si possono consultare i dati catastali di qualsiasi persona.
Ma non si possono ottenere le visure di altri soggetti diversi dal titolare dello SPID. Per le proprie visure da scaricare invece bisogna utilizzare il canale consultazioni visure, planimetrie e ispezioni ipotecarie dei propri immobili. Una volta aperta la scheda infatti ogni singolo immobile posseduto, anche in quota, sia terreno che fabbricato, da la possibilità di scaricare la visura su PC, tablet o Smartphone cliccando su richiedi visura e seleziona. Visura che una volta scaricata può naturalmente essere stampata o trasmessa al soggetto che deve utilizzarla (il CAF per esempio).