Chi vuole investire con un orizzonte temporale di breve termine, per esempio fino a 12-15 mesi, ha a disposizione diversi strumenti di investimento. L’aumento dei tassi di interesse ha fatto aumentare i rendimenti di strumenti che, fino a 12 mesi fa, avevano un rendimento quasi nullo.
Tuttavia, non tutti gli strumenti hanno lo stesso rendimento, anche se si considera un orizzonte temporale breve, come 9-12 mesi. Inoltre, non tutti gli strumenti hanno le stesse caratteristiche. Per questo motivo, chi deve investire su un orizzonte temporale di brevissimo periodo, dovrebbe prendere in considerazione non solo il rendimento, ma anche le caratteristiche dei vari strumenti di investimento.
Il trucco per scegliere lo strumento d’investimento più adatto
Indice dei contenuti
Per esempio, immaginiamo di investire il capitale proveniente dalla vendita di un appartamento, ma non siano ancora pronti a scegliere il nuovo immobile. Probabilmente la scelta avverrà entro la fine dell’anno. Esistono diverse opzioni di investimento a breve termine che offrono garanzia di rendimento e sicurezza. Ovviamente l’investimento dovrebbe garantire, massima sicurezza, garanzia di rendimento, rischio di perdita quasi zero.
Per massimizzare l’investimento fino alla fine dell’anno, si potrebbe considerare di investire in BOT, conti di deposito, Buoni fruttiferi postali. Ma si può optare anche per un BTP con scadenza entro la fine dell’anno. Tra questi, il Buono postale potrebbe essere l’opzione meno competitiva in termini di rendimento a breve termine. Infatti, mentre ha molte qualità, su queste scadenze non è in grado di competere con i conti di deposito e i titoli di Stato.
Conti di deposito e BOT hanno lo stesso rendimento ma non le stesse garanzie
La scelta di investimento può ricadere sui conti di deposito a 6 mesi o su titoli di Stato con pari durata. Anche se i rendimenti non sono identici, si equivalgono. Il BOT con scadenza a novembre 2023, al momento della stesura dell’articolo quota a 98,37 centesimi. A questo prezzo offre un rendimento effettivo netto del 1,2%.
Lo stesso rendimento si può ottenere investendo in uno dei conti di deposito che offrono il tasso di interesse più alto. Tuttavia, le garanzie non sono le stesse: i conti di deposito sono garantiti fino a 100.000 euro dal Fondo di tutela dei depositi in caso di fallimento della banca. Perciò chi investe oltre tale importo mette a rischio la parte eccedente. Sebbene il rischio di fallimento sia remoto, esiste.
Può sembrare strano ma perdere in conto capitale su un BTP può essere un vantaggio
La scelta quindi si riduce al BOT oppure a un BTP di pari durata. Per esempio, si potrebbe puntare sul BTP con scadenza nel novembre 2023 (Isin IT0000366655). Questo titolo è un trentennale, emesso nel lontano 1993. Verrà rimborsato il 1° novembre e al prezzo di 102,4 centesimi, al momento dell’analisi, il rendimento totale a scadenza sarà di circa 1,4% netto. Quindi un ritorno leggermente maggiore di quello del BOT.
Può sembrare strano ma questo BTP ha anche un altro vantaggio. Il titolo quota sopra la pari e poiché verrà rimborsato a 100 centesimi, l’investitore realizzerà una minusvalenza. Di fatto questo investimento porta una perdita in conto capitale, ma più che compensata dalla semi cedola che sarà pagata alla scadenza. Questa minusvalenza è importante ai fini fiscali perché potrà essere utilizzata per compensare eventuali guadagni in strumenti finanziari, nei successivi 4 anni.