Durante la stagione estiva si trascorre tanto tempo al mare, all’aperto, a contatto con la natura. Si mangia spesso fuori e si sta in posti in cui le protezioni sono limitate. Inoltre, si utilizzano abiti corti, smanicati e scollati, quindi le punture degli insetti potrebbero essere frequenti.
Avere rimedi a portata di mano potrebbe evitarci reazioni allergiche facendo in modo che l’azione tossica dell’iniezione sia meno dannosa possibile. Le conseguenze potrebbero essere gonfiore, prurito o bruciore e in alcuni casi potrebbe arrivare la febbre. Le punture di api e vespe non andrebbero mai sottovalutate. Lo shock iniziale potrebbe portare ad abbassamenti di pressione.
Gonfiori e bruciori
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Per le punture d’insetto sarebbe da consigliare un rimedio antistaminico e cortisonico che troviamo in commercio sotto forma di crema. La zona colpita dovrebbe essere disinfettata, trattata con il ghiaccio per calmare il gonfiore e quindi con la crema.
Al momento potremmo anche utilizzare un batuffolo imbevuto di ammoniaca per tamponare la zona colpita e calmare il prurito. L’ammoniaca fermerebbe l’azione velenosa della puntura d’insetto trasformando le molecole tossiche in particelle innocue. Esistono in commercio degli stick che contengono il 5% di ammoniaca e che possono essere comodamente portate dietro da utilizzare all’occorrenza. Un intervento pronto e veloce diminuirebbe gli effetti della reazione allergica.
Pro e contro
L’ammoniaca è un prodotto molto particolare. Utilizzato nell’industria come fertilizzante, è un elemento nutritivo importante per il terreno su cui non ha nessun impatto negativo. Mentre considerato come detergente, l’ammoniaca è pericolosa e inquinante. Inalare detergenti a base di ammoniaca potrebbe far alzare il pH della pelle fermano il trasferimento di ossigeno ai tessuti.
Nei prodotti che utilizziamo per curare le punture di insetti, la percentuale di ammoniaca è molto bassa, quindi oltre a porre rimedio alla puntura non darebbe particolari controindicazioni. A meno che non ci sia una sensibilità verso il prodotto. Uno degli errori che facciamo dando retta alle notizie che spesso circolano è utilizzare questo elemento nel caso della puntura di medusa. Non sarebbe una buona idea.
Punture di api e vespe curate con ingredienti utili pure per meduse
Nel caso di punture di medusa sarebbe innanzitutto consigliato evitare il cortisone in crema. Non prendiamo iniziative senza aver sentito il medico. Queste creme non avrebbero effetti immediati, quindi sarebbero inutili nel momento in cui la bruciatura ha raggiunto il picco massimo. Rimedi omeopatici sono l’ortica e l’aloe, utili anche in caso di punture di insetti.
Quando ci punge una medusa utilizzare elementi acidi non servirebbe, anzi potrebbe aumentare l’irritazione. Quindi, niente limone, ammoniaca, contenuta anche nella pipì, aceto o alcol. Se abbiamo prodotti all’aloe e alla calendula, o meglio ancora gel a base di cloruro di alluminio al 5%, possiamo utilizzarli come rimedio momentaneo.
I minerali sono sempre un’arma con cui difendere l’organismo. A seconda della gravità della reazione dovremmo poi andare dal medico. Questi gel sono astringenti e utili per combattere inizialmente le reazioni batteriche.
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