C’è un titolo azionario a Piazza Affari che non smette più di stupire. Prysmian segna un nuovo massimo storico sul Ftse Mib e non accenna a fermare una corsa iniziata dai minimi di settembre 2022. Da quel preciso istante il titolo ha guadagnato circa il 30% distinguendosi sul listino milanese.
La valutazione secondo l’analisi fondamentale
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La situazione di Prysmian è molto contrastata. Quasi per tutti i multipli di mercato considerati, infatti, il titolo risulta essere sopravvalutato. Secondo il rapporto tra prezzo e utili, il titolo risulta sopravvalutato di circa il 20% rispetto alla media del settore di riferimento. Se, invece, si considera il rapporto tra prezzo e fatturato si scopre una sottovalutazione di circa il 50%. Se, invece, si considera il Price to Book ratio le azioni Prysmian risultano essere sottovalutate di circa il 30%.
Invece, se si passa al fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, le azioni Prysmian risultano essere molto sopravvalutate. Per gli analisti, invece, stando a quanto riportato sulle riviste specializzate, il prezzo obiettivo medio è in linea con le attuali quotazioni.
Prysmian segna un nuovo massimo storico sul Ftse Mib: comprare o vendere nei prossimi giorni? La parola all’analisi grafica
Le azioni Prysmian (MIL:PRY) hanno chiuso la seduta del 17 gennaio a quota 36,50 euro, in rialzo del 2,24% rispetto alla seduta precedente.
A seguito delle ultime sedute le medie hanno incrociato al rialzo sul titolo Prysmian. Si sta, quindi, sprigionando la forza di cui parlavamo qualche settimana fa ed è una conseguenza di quello che, secondo il CEO della società, riferendosi al 2022, passerà alla storia per risultati record.
Anche lo SwingTrading Indicator è impostato al rialzo. Almeno per il momento, quindi, non ci sono pericoli per i rialzisti.
Un brutto segnale di inversione si concretizzerebbe nel caso di una chiusura giornaliera inferiore a 34 euro.
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