È una delle forme più diffuse di tumore negli adulti e colpisce l’organo più grande del corpo, cioè il tumore. Il carcinoma epatocellulare si sviluppa negli epatociti che sono le cellule presenti nel fegato. Quello più diffuso nell’età infantile è di diverso tipo. Si chiama epatoblastoma ed è un tumore embrionale che si forma nei precursori degli epatociti. Quest’ultimo viene diagnosticato durante i primi 3 anni di vita del bambino.
Il tumore epatico negli adulti può essere di vario genere e può svilupparsi tramite noduli per diffondersi nel fegato durante le fasi finali della malattia. Quando questi noduli rimangono separati, potrebbero formarsi tumori multipli. È una situazione che potrebbe verificarsi quando il paziente soffre di cirrosi epatica. Più del 70% dei casi di tumori al fegato sono legati a infezioni virali come l’epatite C. Anche l’epatite B sarebbe collegata all’insorgenza di questo tipo di patologie.
Segnali cui prestare attenzione
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I segnali che devono farci preoccupare sono diversi. Spesso la diagnosi viene fatta dopo controlli riguardanti altre patologie tumorali o altre malattie e non a causa di dolori. L’assenza di sintomi non sarebbe anormale. Prurito diffuso e dolori ad addome e schiena dipendono da fattori diversi. Quando nel sangue si ha una concentrazione di bilirubina, il colore della pelle potrebbe ingiallirsi soprattutto se i dotti biliari sono ostruiti. In questi casi il tumore potrebbe aver attaccato gran parte dell’organo causando l’ittero. La concentrazione di bilirubina provocherebbe il prurito.
Costanti dolori nella regione addominale, alla spalla o alla schiena devono farci preoccupare. Se il tumore sta comprimendo lo stomaco, i dolori potrebbero diffondersi e avremmo difficoltà a ingerire cibo e a controllare la nausea. La presenza di un’infezione potrebbe far salire la febbre anche se è stato notato che la temperatura, in casi simili, potrebbe salire sopra i 38 gradi anche senza infezione.
Prurito diffuso e dolori ad addome e schiena potrebbero essere sintomi di questa patologia grave che porta anche febbre, gonfiori agli arti e nausea
Quando soffriamo di una malattia epatica cronica si può formare un accumulo di liquido nella cavità addominale e negli arti inferiori. Il gonfiore si può ridurre in caso di risposta positiva dell’organismo ai farmaci con cui si sta trattando il tumore.
A proposito di trattamenti, sono positivi i primi esiti del vaccino contro il cancro al fegato le cui sperimentazioni hanno visto protagonista la ricerca italiana. Una squadra internazionale coordinata all’immunologo italiano Luigi Buonaguro, ha scoperto questo vaccino dopo 3 anni di studi. Ora sembrerebbe che gli effetti collaterali nei pazienti vaccinati siano di scarsa entità. Una base fondamentale su cui poggiare il proseguo di questo importante percorso di scoperte.
Il tumore al fegato rappresenta la terza causa di decesso al Mondo per motivi legati a questo tipo di patologie. Le armi a disposizione sono poche e questi passi avanti hanno una grande rilevanza. I vaccini potrebbero essere potenziati e risultare ancora più incisivi.
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