In una settimana tutto sommato positiva per il mercato azionario italiano, con il Ftse Mib Index che ha guadagnato poco più del 3%, le azioni Mediobanca hanno guadagnato oltre il 6% esprimendo una performance molto buona. A sostegno di questa tesi c’è anche il dato che vede Mediobanca al quindicesimo posto nella classifica settimanale dei migliori titoli azionari a Piazza Affari. Tra gli istituti bancari, poi, solo Intesa Sanpaolo è riuscita a fare meglio.
Tuttavia si tratta di una prova di forza da confermare per le azioni Mediobanca. Soprattutto alla luce del fatto che nell’ultimo anno questo titolo azionario non è stato tra i migliori del settore bancario a Piazza Affari. Tanti titoli, infatti, come ad esempio Credem, Unicredit e altri, hanno fatto meglio.
Prova di forza da confermare per le azioni Mediobanca, i livelli da monitorare secondo l’analisi grafica
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Il titolo Mediobanca (MIL:MB) ha chiuso la seduta del 21 ottobre a quota 8,586 euro, in rialzo dello 0,66% rispetto alla seduta precedente.
La chiusura settimanale è stata chiaramente una prova di forza visto il modo in cui è stata rotta la resistenza in area 8,53 euro (I obiettivo di prezzo). Tuttavia, va notato che già in passato questo livello aveva originato false rotture rialziste. La cautela, quindi, è d’obbligo. Qualora lo scatto al rialzo dovesse essere confermato anche nelle prossime settimane, allora il titolo Mediobanca potrebbe dirigersi verso il II obiettivo di prezzo in area 9,46 euro. La massima estensione rialzista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 10,39 euro (III obiettivo di prezzo).
Una mancata conferma del rialzo potrebbe nuovamente spingere il titolo in area 7,6 euro.
Ottimo dividendo e forte sottovalutazione sono i motivi per puntare su questo titolo
Secondo l’analisi fondamentale, qualunque sia la metrica utilizzata, le azioni Mediobanca risultano essere sottovalutate. Ad esempio, con un rapporto prezzo/utili 8x per l’esercizio in corso, il confronto con la media del settore di riferimento esprime una sottovalutazione del 30% circa. Dal punto di vista del rapporto tra prezzo e fatturato, poi, il titolo Mediobanca esprime una sottovalutazione di circa il 10%.
La sottovalutazione è confermata, secondo quanto riportato su riviste internazionali, dagli analisti che coprono il titolo. Il prezzo medio, infatti, esprime una sottovalutazione pari al 18%. La dispersione tra le diverse previsioni, poi, è pari al 12%.
Non particolarmente entusiasmanti, invece, sono, come riportato sulle riviste specializzate, le prospettive di crescita per i prossimi anni.
Il rendimento del suo dividendo, poi, è molto buono. Allo stato attuale, infatti, è superiore al 9%, data di stacco 21 novembre, e dovrebbe rimanere su questi livelli anche nei prossimi 3 anni.