Proposta pasta e pane senza IVA per combattere l’inflazione

pasta

Le pensioni minime a 1.000 euro per 13 mensilità, la flat tax al 23% per tutte le famiglie e per tutte le imprese e un milione di nuovi alberi da piantare. Sono queste alcune delle promesse fatte di recente dall’ex premier Silvio Berlusconi. Nel caso in cui Forza Italia dovesse vincere le prossime elezioni politiche di settembre e anche nel caso in cui fosse il partito politico più votato rispetto agli alleati.

Alleati che sono rappresentati dalla Lega, che è guidata dal leader Matteo Salvini, e dal partito di destra Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Con quest’ultima che, stando peraltro ai sondaggi, al momento ha ampie chance di diventare il prossimo presidente del Consiglio. Ovverosia, il successore di Mario Draghi alla guida del nostro Paese.

Detto questo, attraverso la piattaforma di microblogging Twitter, il leader di Forza Italia ha annunciato dal suo account personale un’altra potenziale misura, che è finalizzata da un lato a contrastare l’inflazione e dall’altra a evitare l’erosione dei redditi e dei risparmi delle famiglie italiane.

La proposta di Silvio Berlusconi, semplicemente, prevede l’azzeramento dell’IVA sui prodotti e sui generi alimentari di prima necessità. Dalla pasta al pane, passando per il latte.

La proposta per la pasta ed il pane senza IVA per combattere l’inflazione

Già con il Governo italiano guidato da Mario Draghi, prima che l’ex presidente della BCE rassegnasse le sue dimissioni salendo al Colle, si era parlato proprio di un azzeramento dell’IVA. Sui prodotti di prima necessità con l’aliquota che, per il pane e per la pasta, è attualmente posizionata al 4%.

Così come si era parlato pure di un dimezzamento dell’IVA su prodotti alimentari come la carne e il pesce. Con l’aliquota che è attualmente al 10%.

Ma poi l’Esecutivo Draghi è caduto e ora il Governo italiano non può di certo approvare un simile provvedimento. Visto che, come da prassi istituzionale, il Governo dimissionario resta in carica giusto per il disbrigo degli affari correnti.

IVA a zero sui beni alimentari di prima necessità, ma con quali coperture?

La proposta per la pasta e il pane senza IVA di Silvio Berlusconi, chiaramente, richiederebbe delle coperture per essere attuata. Ma in questo momento praticamente tutti i partiti, in vista delle elezioni politiche di settembre, stanno sostanzialmente puntando a fare delle promesse. Tralasciando quasi sempre il noto relativo alle possibili coperture finanziarie. Visto che un Paese come l’Italia non può non avere i conti in regola. O ancor peggio fuori controllo, considerando l’elevato debito pubblico.

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