Con un ritardo di circa un semestre rispetto ai tempi previsti, sta arrivando il decreto attuativo del Bonus idrico. Questa misura era stata infatti introdotta dall’ultima Legge di Bilancio (178/2020) dall’ex Governo Conte. Poi non se ne fece niente, anche perché nel frattempo ci fu il cambio dell’Esecutivo.
Lunedì scorso, invece, il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha finalmente firmato il decreto attuativo. Presentiamo i punti salienti della misura, anticipando che è pronto il Bonus fino a 1.000 euro, ecco chi ha diritto e come avere i soldi.
Uno sguardo agli interventi per i quali si può richiedere il Bonus
Indice dei contenuti
La nuova misura è anche conosciuta con il nome di Bonus bagni o Bonus rubinetti. Si tratta ad ogni modo di un sostegno finalizzato al risparmio delle risorse idriche, mediante la riduzione del consumo di acqua.
Vediamo quali sono i principali interventi ammessi all’agevolazione (fermo restando che abbiamo già visto quanto costa rifare un bagno nel 2021). Troviamo la fornitura e l’installazione dei vasi sanitari in ceramica (e relativi sistemi di scarico) con volume di scarico non superiore ai 6 litri. In pratica sono ammessi al Bonus le installazioni di nuovi scarichi ma di portata ridotta.
Inoltre, la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina. Poi la sostituzione dei soffioni della doccia e le colonne doccia, con valori di portata non superiori ai 9 litri al minuto.
Sono inoltre comprese anche le spese idrauliche e murarie strettamente collegate per gli interventi di cui sopra.
A quanto ammonta il valore del nuovo Bonus?
Queste spese di efficientamento idrico devono essere sostenute tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021.
Il legislatore ha previsto un tetto massimo di 1.000 euro per ogni richiedente ritenuto ammissibile, e il sostegno può essere richiesto una sola volta. I fondi stanziati sono pari a 20milioni di euro per l’anno 2021, e si andrà avanti fino ad esaurimento fondi.
Chi può accedere?
Possono beneficiare del Bonus 1.000 euro i titolari di un diritto di proprietà o di un altro diritto reale su un edificio. Oppure i titolari di diritti personali di godimento (già registrati) su edifici o parti di edifici già esistenti, o su singole unità immobiliari.
In caso di contestatari o titolari di diritto reale o personale di godimento, occorre comunicare l’intenzione di accedere al Bonus al proprietario. Tale comunicazione va allegata alla domanda al Bonus.
Pronto il Bonus fino a 1.000 euro, ecco chi ha diritto e come avere i soldi
L’incentivo sarà concesso ai richiedenti secondo l’ordine temporale di inoltro delle domande, e fino ad esaurimento fondi. Una sorta di click day, come nel caso del Bonus terme, che abbiamo visto come potrebbe arrivare fino a 400 euro per le coppie.
Il legislatore ha previsto la “Piattaforma bonus idrico”, dove registrarsi e procedere con il caricamento della richiesta (e relativa fattura).
In merito alla piattaforma precisiamo tre elementi: al momento essa non è ancora accessibile e il decreto non dice quando lo sarà. Inoltre, essa è ospitata all’interno del sito del Ministero della Transizione Ecologica. Infine, l’accesso sarà consentito solo con SPID o CNS.
Nella piattaforma andranno caricate tutta una serie di informazioni. Ad esempio le proprie credenziali personali e tutti gli estremi di individuazione dell’immobile dove risultano eseguiti i lavori. Poi ci sarà la parte dei lavori effettuati: tipo di intervento, quantità dei materiali, specifiche della posa in opera e installazione, etc. Infine, la dichiarazione di non aver usufruito di altre agevolazioni fiscali per la stessa tipologia di spese.
Approfondimento