Per capire se conviene iniziare a coltivare il proprio orto anche a febbraio, bisogna considerare non solo il clima e le condizioni del terreno, ma anche i costi! Ecco una stima completa di quello che dovresti spendere se dovessi decidere di seminare in questo mese.
Per via del freddo e delle temperature ancora basse, febbraio non è un mese particolarmente adatto per la coltivazione. Per questo motivo, potrebbe essere meglio aspettare condizioni più adatte, sia per quanto riguarda il clima che il terreno. Infatti, in questo periodo, molti consigliano di preparare la terra per le prossime semine di primavera, rimuovendo le erbacce e concimando. Tuttavia, in alcune zone della Penisola, si possono già piantare diverse piante, verdure e ortaggi “resistenti”.
Cosa coltivare a febbraio e quanto potrebbe costare farlo
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Ad esempio, già verso la metà del mese puoi iniziare a seminare cavoli, carote, zucchine, fave, carciofi, piselli, lattuga, rape, ravanelli, prezzemolo, cipolle e tanto altro. In questo articolo, però, non concentreremo la nostra attenzione sul come coltivare queste piante o sul come lavorare il terreno per renderlo più fertile in primavera. Piuttosto, ci focalizzeremo sull’aspetto economico, cercando di capire quanto costa, in media, intraprendere queste coltivazioni. Infatti, prima di coltivare verdure e ortaggi, è fondamentale fare un rendiconto delle spese da sostenere.
Oltre al costo anche la resa è importante
Innanzitutto, bisogna precisare che i costi per piantare le verdure sopra elencate potrebbero variare in base al luogo e, naturalmente, alla fonte dalla quale vengono acquistate. In generale, possiamo di certo dire che acquistare piantine già cresciute sia più costoso rispetto ai semi.
Poi, rimanendo sempre nei limiti della convenienza, è necessario anche considerare la resa delle varie piante. In generale, le verdure a foglia verde come spinaci, lattuga e prezzemolo sono solitamente più convenienti in termini di costo e possono offrire una resa abbondante. Anche per le carote e per i ravanelli vale più o meno lo stesso discorso. Hanno un prezzo abbordabile e, generalmente, garantiscono anche una resa discreta. Per quanto riguarda fave e piselli, invece, a fronte di una resa abbondante c’è da considerare il costo che è leggermente superiore alle piante appena elencate.
Ecco i conti da farsi prima di coltivare verdure e ortaggi a febbraio
I prezzi per i semi o per le piantine possono anche variare in base alle quantità acquistate e, soprattutto, alle varietà. Nelle prossime righe, tenendo a mente la soluzione più conveniente, ossia i semi, elencheremo essenzialmente quali sono i range di prezzo che si possono trovare nei negozi di giardinaggio, o anche online. Considerando il prezzo delle confezioni da 50 g, sia delle varietà più comuni che di quelle più pregiate, abbiamo che:
- le fave costano dai 3 ai 6 €;
- i piselli da 2,5 a 5 €;
- le cipolle da 1 a 1,50 €;
- le carote da 1,50 a 3,50 €;
- la lattuga da 0,80 a 1,40 €;
- gli spinaci da 0,80 a 3 €;
- le rape intorno a 1,30 €;
- i ravanelli da 0,80 a 3 €.
Valutando questi range di prezzo, possiamo dire che anche a febbraio conviene seminare nell’orto. Tuttavia, oltre all’aspetto puramente economico, è necessario anche capire se c’è il tempo per coltivare partendo dai semi o se iniziare direttamente dalle piantine già cresciute.