Price Cap sul Gas: cos’è, come funziona e a chi porta vantaggi – non solo ai cittadini

Price Cap sul Gas: cos'è, come funziona e a chi porta vantaggi - non solo ai cittadini

Dal 1 gennaio 2025 il prezzo del Gas è salito a causa del mancato rinnovo del contratto tra Kiev e Mosca sul transito della materia prima in Ucraina. Oltre a ciò, si aggiunge il rialzo fisiologico per via dell’aumento della domanda in inverno. Preoccupa, infine, la scadenza del Price Cap attivato nel 2022, prevista per la fine di questo gennaio.

l’Italia, nei giorni scorsi, ha chiesto alla sezione Energia della Commissione Europea una proroga al Price Cap, così da poter fronteggiare quest’ennesima impennata dei prezzi. Famiglie e imprese, infatti, faticano sempre di più a pagare l’energia, con effetti a cascata preoccupanti su consumi e crescita.

Cos’è il Price Cap e come funziona

Il Price Cap, che tradotto in italiano significa “tetto al prezzo” o “limite di prezzo”, è una misura volta a tenere sotto controllo il prezzo di un bene o servizio. Price Cap è un termine coniato negli anni ’80 in Inghilterra, quando fu deciso di attivare alcune politiche che limitassero il costo di servizi pubblici essenziali, come le telecomunicazioni e l’energia.

Attualmente si parla molto di Price Cap sul Gas a causa della crisi energetica, che sta mettendo in ginocchio la maggior parte dei Paesi UE. Ma questo metodo di regolamentazione dei prezzi può essere applicato anche a trasporti, altre materie prime, industria o telecomunicazioni. Lo scopo è quello di tutelare famiglie e imprese da rincari eccessivi o senza controllo.

Com’è facile intuire, il Price Cap è un’azione non consueta ma attivata solamente in casi emergenziali, com’è successo appunto nel 2022. All’epoca, il prezzo del Gas salì alla cifra vertiginosa di 350 euro a megawattora. Dopo una lunga contrattazione, i Ministri dell’Energia dei Paesi UE si accordarono per un tetto massimo di 180 euro a megawattora.

Il Price Cap, nel caso del Gas, ha protetto famiglie e imprese da aumenti in bolletta, ma ha anche limitato azioni di tipo speculativo. La scadenza però è vicina, e non si sa se la misura verrà prorogata di un altro anno o più, come ad esempio chiesto da Pichetto, il Ministro dell’Ambiente e Sicurezza Energetica.

Perché il Price Cap porterebbe vantaggi non solo alle famiglie e imprese

Risulta facile intuire che una proroga al tetto del prezzo del Gas sarebbe molto utile a tutelare cittadini e imprese dal rincaro dei prezzi dell’energia, ma ovviamente non è così semplice.

Al momento, non sembra che la Commissione Europea abbia l’intenzione di imporre ulteriori limiti ai prezzi del Gas, anche perché lo scenario rispetto al 2022 è mutato. Ad esempio, oggi le scorte di Gas sono sufficienti a garantire le forniture. Inoltre il prezzo del Gas si sta assestando sui 50 euro a megawattora, una cifra molto distante dai 180 euro previsti dal Price Cap.

Non è tutto, però: gli attuali prezzi sono molto favorevoli per chi produce Gas, dunque la richiesta di Pichetto di fissare un tetto intorno ai 50 euro risulta di difficile attuazione. Un aumento intorno ai 60-70 euro replicherebbe il medesimo scenario. Se però vi fosse un aumento consistente, intorno ai 150-170 euro a megawattora, i danni si riverserebbero sia sui cittadini che sul settore energy & utilities. I primi soffrirebbero di aumenti in bolletta, mentre per i secondi potrebbero scattare misure straordinarie come le windfall taxes, ovvero l’applicazione di aliquote fiscali più alte.

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