Previsioni sui mercati per la settimana del 16 settembre. Focus sul Nikkey 225 giapponese

Previsioni per la settimana del 16 settembre-Foto da pixabay.com

La scorsa settimana ha visto i mercati internazionali riportarsi al rialzo con forza. Nuovi rialzi alle porte oppure quel movimento è stato un semplice rimbalzo propedeutico a nuove vendite. Ricordiamo che la prossima data rilevante secondo i nostri algoritmi sarà il 19 ottobre: come si arriverà ad essa? Con un massimo o un minimo? Questa settimana potrebbe dare indicazioni preziose in merito. Quindi, attenzione a quello che accadrà nei prossimi giorni. Nei prossimi paragrafi andremo a  leggere le previsioni sui mercati per la settimana del 16 settembre.

Il Giappone è la stampella del sistemza finanziatio americano a cura di Lemanik SIM

La crisi dei mercati finanziari di agosto ha rivelato la fragilità del sistema economico globale, mostrando come la fiducia degli investitori possa sgretolarsi rapidamente in seguito a dubbi sul contesto macroeconomico. In un panorama caratterizzato da una narrazione di stabilità e crescita, anche il più piccolo segnale di incertezza può scatenare turbolenze. La correlazione tra la Bank of Japan (BoJ) e la Federal Reserve (FED) è diventata cruciale, con il Giappone che emerge come sostegno della fragile economia americana, nonostante le divergenze nei rispettivi obiettivi di politica monetaria.

Negli ultimi 25 anni, il Giappone ha finanziato l’espansione del debito americano, ma solo se lo yen resta debole e i tassi d’interesse rimangono prossimi allo zero. Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare: un Giappone che decidesse di stimolare la crescita e alzare i tassi d’interesse potrebbe mettere in crisi il sistema. Allo stesso modo, un eventuale incremento della crescita economica in Europa e Giappone potrebbe innescare un deleveraging negli Stati Uniti, minacciando la stabilità del dollaro e l’intero sistema di Bretton Woods.

Le politiche monetarie in atto appaiono essenzialmente finalizzate a sostenere l’economia americana, ma questo solleva interrogativi sulla sostenibilità di tale approccio, data la stagnazione persistente delle economie giapponese ed europea. L’adozione di politiche reflazionistiche in Giappone, come l’aumento dei salari reali, rappresenta una potenziale minaccia per gli interessi americani, rendendo evidente il conflitto tra crescita interna e mantenimento del sistema esistente.

Inoltre, l’utilizzo del capitale proveniente dall’estero ha amplificato la disconnessione tra finanza speculativa e crescita economica reale. I continui sforzi per mantenere tassi di crescita positivi per l’economia americana potrebbero portare a una manipolazione delle statistiche economiche, riflettendo una realtà di stagnazione mascherata da dati positivi.

Il meccanismo di sostenimento delle bolle speculative attraverso un’iniezione continua di liquidità ha già mostrato segni di instabilità. Un eventuale collasso del sistema non soltanto metterebbe a rischio le politiche già in atto, ma potrebbe anche generare ripercussioni globali, accentuando tensioni economiche e sociali in tutto il mondo occidentale. In definitiva, il modello attuale di sviluppo economico rischia un cedimento inevitabile, lasciando il sistema imprigionato in una spirale di speculazione e stagnazione.

Focus sul Nikkey 225

Negli ultimi giorni  l’indice aizonario giapponese si è mosso in area 36.500, dopo che nel corso dell’anno hanno segnato il minimo 31.156,12 e il massimo a 42.426,77.

Secondo i nostri algoritmi, il supporto di lungo termine più importante al momento dal minimo di 31.156,12, segnato durante la settimana del 5 agosto.  Un supporto di breve termine invece, sarebbe 35.247,87, minimo della svorsa settimana. La prima resistenza di breve termine invece. è rappresentata dal massimo di 36.391,47, segnatoduramte la settimana del 2 settembre.

Previsioni sui mercati per la settimana del 16 settembre: i livelli da monitorare nei prossimi giorni

Alla chiusura della seduta di contrattazione del giorno 13 settembre abbiamo letto i seguenti prezzi:

Dax Future

18.703

Eurostoxx Future

4.844

Ftse Mib Future

33.593

S&P500 

5.626,02.

Per il momento, il  quadro grafico risulta inalterato ed impostato ancora alla debolezza. Infatti, si ritene probabile una continuazione della fase rialzista se la chiusura di questa settimana sarà superiore ai seguenti livelli:

Dax Future

18.738

Eurostoxx Future

4.858

Ftse Mib Future

33.780

S&P500

5.623,89

Vedremo cosa accadrà da oggi in poi. Sui mercati americani, si leggono già forti segnali rialzisti.

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