Previsioni sui mercati azionari per la settimana del 23 ssettembre-Foto da pixabay.com
La scorsa settimana non ha visto i mercati azionari prendere una direzione precisa, anzi continua a regnare una certa indecisione. Ancora i nostri algoritmi, non riescono a decifare quale possa essere lo scenario più probabile da ora fino al nostro prossimo setup del 19 ottobre. Quali sono quindi le previsioni sui mercati azionari per la settimana del 23 settembre? Per ulteriori valutazioni e per avere una view più chiara, attenderemo la chiusura della seduta di domani.
Continuare a puntare sull’oro? Per Lemanik Sim, la materia prima è ancora interessante
“Nel mese di agosto, i mercati azionari globali hanno mostrato un recupero significativo dopo una correzione iniziale del 6%, con performance leggermente positive in Europa e negli Stati Uniti. Al contrario, gli indici asiatici sono rimasti deboli, influenzati da dati deludenti sulla crescita economica cinese. Le motivazioni alla base della correzione di inizio mese includono dati macroeconomici statunitensi più deboli del previsto, preoccupazioni geopolitiche e un sovra-posizionamento in settori come tecnologia e criptovalute. Tuttavia, la solidità dei risultati di NVIDIA, in particolare legati all’AI, ha contribuito a un trend positivo. La situazione è stata ulteriormente mitigata dall’aumento dell’inflazione negli Stati Uniti, ma con toni dovish provenienti dalla FED, che ha suggerito un possibile taglio dei tassi di interesse già a settembre. Taglio che poi c’è stato dello 0,50%.
Sul versante politico, i sondaggi mostrano un leggero vantaggio per Harris su Trump. Sul fronte delle materie prime, il mercato è rimasto stabile, con l’oro che ha raggiunto un nuovo massimo storico, sostenuto da fattori geopolitici e dalla debolezza del dollaro. Fattori questi che fanno continuare a ritenere che l’oro sia un investimento interessante. Nonostante la perdita di slancio in Europa e Cina, gli Stati Uniti continuano a registrare una crescita solida, sebbene più lenta. Gli analisti mantengono una visione costruttiva sulle mid-small cap e sui titoli di qualità, prevedendo che un contesto di tassi in calo avvantaggerà specifici settori finanziari e industriali. Rimane inoltre un focus su probabilità di operazioni di M&A per Monte dei Paschi, che appare a buon mercato e presenta un potenziale upside.”
I mercati americani sono sopravvalutati? La view di Lfg+Zest Sa, società di gestione del risparmio con sede a Lugano
“Il PIL (Prodotto Interno Lordo) e il RNL (Reddito Nazionale Lordo) sono due indicatori economici fondamentali che misurano rispettivamente la produzione e il reddito di un paese. Sebbene nel lungo periodo le loro tendenze siano simili, possono occasionalmente divergere, come accaduto quest’anno, con il RNL attualmente oltre il 3% al di sotto del PIL. Questa situazione suggerisce la possibilità di una recessione imminente o di una crescita economica stagnante. Non è chiaro se il PIL si allineerà con il RNL o viceversa, rendendo necessario considerare i dati economici e le previsioni.
Un elemento positivo è che gli indicatori anticipatori del G7 sono recenti e hanno superato quota 100, indicando una potenziale ripresa economica. Questa ripresa può essere attribuita ai tassi di interesse tagliati dalle Banche centrali, passati dallo 0% all’attuale 50%. Tuttavia, il PMI composito manifatturiero rimane sotto la soglia di 50, storicamente associato a cali negli utili dell’S&P 500. Sorprendentemente, nonostante questa condizione, le stime degli utili per il 2025 continuano a salire, con una crescita prevista attorno al 14% secondo gli analisti macro, e al 17% secondo il metodo bottom-up.
La crescita degli utili è concentrata in tre settori principali: Information Technology, Health Care e Communication Services. Ben oltre il 90% della crescita stimata proviene da questi settori, con alcuni titoli che rappresentano oltre il 13% dell’intero incremento. L’analisi mostra che gli investimenti significativi nel capitale, soprattutto da parte di aziende di tecnologia e assistenza sanitaria, generano flussi di cassa rilevanti, ma ci si interroga sulla sostenibilità di tali investimenti nel lungo termine.
Infine, l’analisi della valutazione di mercato indica che l’S&P 500 sembra sopravvalutato, con un multiplo degli utili attualmente elevato, rispetto ai massimi storici, e un premio di rischio azionario inferiore rispetto ai valori storici. In questo contesto, gli esperti continuano a preferire investimenti in reddito fisso, in particolare nel segmento Investment Grade, rispetto alle azioni, sottolineando l’incertezza delle prospettive economiche.”
Previsioni sui mercati azionari per la settimana del 23 settembre: i livelli di breve termine
Alla chiusura della seduta di contrattazione del giorno 20 settembre abbiamo letto i seguenti prezzi:
Dax Future
18.904
Eurostoxx Future
4.901
Ftse Mib Future
33.666
S&P500
5.702,55.
I mercati hanno chiuso la scorsa settimana con una certa indecisione. La tendenza plurigiornaliera è rialzista sui mercati americani e sull’Eurostoxx, mentre è debole/laterale sugli altri indici analizzati in questa rubrica.
Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni.
Lettura consigliata
Il Ftse Mib prima illude e poi conferma l’incertezza che da un mese attanaglia i mercati azionari