Da inizio anno il Ftse Mib è stato il secondo migliore indice azionario a livello mondiale. Con un rialzo dell’8,7%, infatti, è preceduto solo dall’Hang Seng che ha guadagnato nel corso del 2023 l’11,4%. Il rialzo dell’indice italiano è stato molto corale visto che dei 23 settori rappresentati a Piazza Affari solo 3 sono in territorio negativo: il settore della salute (FTSE Italia All-Share Health Care) e della distribuzione (FTSE Italia All-Share Retail). Nonostante questa chiara e solida impostazione rialzista, però, presto il Ftse Mib potrebbe essere chiamato a una prova di forza.
Presto il Ftse Mib potrebbe essere chiamato a una prova di forza: le indicazioni dell’analisi grafica
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Il Ftse Mib Future sulla Borsa Italiana ha chiuso la seduta del 20 gennaio con una seduta che ha visto un rialzo dello 0,61% a quota 25.745. La settimana, invece, ha chiuso al ribasso dello 0,10%.
Time frame giornaliero
Da inizio anno su 15 sedute di Borsa aperta solo 1 ha chiuso in territorio negativo. Stiamo parlando della seduta del 19 gennaio quando un ribasso dell’1,75% ha fatto gridare al crollo imminente dei mercati azionari. Il Ftse Mib, però, ha subito risposto presente con un rialzo che non ha azzerato le perdite del giorno precedente, ma comunque ha dato un segnale.
Allo stato attuale, quindi, le medie sono ancora incrociate al rialzo così come lo SwingTrading Indicator è ancora impostato al rialzo.
C’è, però, un aspetto che non va sottovalutato. La seduta del 20 gennaio è stata di inside rispetto a quella del giorno precedente. Per avere le idee chiare sul futuro di breve, quindi, bisognerà attendere la rottura della barra del 19 gennaio i cui estremi sono collocati in area 25.560 – 25.970.
Time frame settimanale
Anche sul settimanale l’impostazione è saldamente rialzista. Le quotazioni, però si trovano ad affrontare un duplice ostacolo. Uno psicologico e l’altro grafico.
Il primo è legato alla forza che hanno i numeri tondi. Non deve sorprendere, quindi, che il livello in area 26.000 abbia respinto gli attacchi dei rialzisti. Il secondo, invece, è più importante. Come si vede dal grafico, infatti, area 26.420 già in passato (fine 2021) ha fatto scattare le prese di beneficio.
Una chiusura settimanale superiore a questo livello potrebbe favorire il raggiungimento di area 29.600. In caso contrario, potrebbe assistere a una nuova gamba ribassista.
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