Chi non ama i primi raggi caldi della primavera? Eppure, le prime esposizioni non possono avvenire senza precauzioni. Il sole primaverile può giocare brutti scherzi. Infatti, poiché l’aria è ancora fredda, non ci si rende conto della forza che i raggi solari hanno sulla nostra pelle.
L’esposizione prolungata, dopo mesi di assenza di radiazioni solari, rischia insolazioni e scottature. Ciò accade, secondo il parere degli esperti, poiché il corpo si trova scoperto e indifeso. Ecco che preparare la pelle al primo sole è fondamentale per non avere brutte sorprese. Vediamo i consigli e i rimedi per proteggere la pelle dai raggi solari primaverili.
Cosa rende pericoloso il sole
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Il problema dell’esposizione solare senza protezione si è manifestata con più forza negli ultimi anni. Poiché con l’aggravarsi dell’inquinamento, la protezione atmosferica nei confronti dei raggi Uv/UvA li ha resi più penetranti. Sulle pelli più sensibili, ma non solo, ciò può creare screpolature, eritemi, dermatiti, sfoghi cutanei, comparsa di nei.
Allora, la soluzione migliore è creare un ulteriore schermo per la pelle. Se si è in procinto di trascorrere una giornata intera in campagna, oppure si decide di lavorare sul terrazzino di casa in pieno sole, è bene usare una crema. Il viso è la zona più delicata, quella maggiormente toccata dai raggi.
Non è necessaria una crema eccessivamente pesante. In quanto primo sole, la pelle ha bisogno di nutrienti come antiossidanti (proteggono dai raggi Uv), vitamine e idratanti. Esistono in commercio creme e spray organici, creati per non invadere né creare ostruzione alla pelle. Inoltre, è bene evitare prodotti con aggiunta di profumi o elementi chimici.
Preparare la pelle al primo sole è fondamentale per non avere brutte sorprese
La pelle potrà essere aiutata nel “rifiorire” grazie a prodotti esfolianti delicati o gommage. In questo modo si provvede a rimuovere cellule morte, sporcizia e cellule inquinanti depositate. Un’azione di questo tipo, aiuta nel creare omogeneità nell’abbronzatura, proteggendo le parti del viso più a rischio come naso, mento, guance.
Si sconsiglia l’uso di abbronzanti in questa particolare fase. Il primo contatto col sole è determinante per l’abbronzatura estiva. Poiché contengono sostanze pesanti che stimolano la produzione di melanina, non agiscono come schermo difensivo per la pelle.
Piuttosto, iniziare un’alimentazione che aiuta la pigmentazione della pelle. Ricordiamo che antiossidanti e beta carotene sono fondamentali per controllare gli effetti negativi delle radiazioni solari.