Arrivano contributi per quanti hanno detto addio al carburante per un futuro più green. Ecco il Bonus per le colonnine e cosa sapere per essere pronti ad inviare la domanda.
Dopo gli incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici, il nostro Governo dà il via al Bonus Colonnine domestiche. Con il Decreto direttoriale del 2 ottobre il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha fissato i termini per la presentazione delle domande. In particolare ha determinato i termini di apertura e chiusura dello sportello telematico per richiedere il Bonus, ovvero dal 19 ottobre al 2 novembre 2023.
È necessario affrettarsi in quanto il termine di chiusura potrebbe essere anticipato in caso di esaurimento delle risorse finanziarie stanziate. Il Bonus è un contributo per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di potenza standard per la ricarica di veicoli elettrici effettuati da utenti domestici. Lo scopo è sostenere l’acquisto e la posa in opera d’infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici sostenuti da persone fisiche e condomini.
Chi può beneficiare della misura?
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Possono richiedere il Bonus le persone fisiche residenti in Italia e i Condomini per le parti d’uso comune, rappresentati dall’amministratore o da un condomino delegato. La misura riguarderà l’acquisto e la messa in opera delle infrastrutture di ricarica elettrica effettuati dal 4 ottobre 2022 fino al 31 dicembre 2022. A tale scopo sono stati stanziati ben 40 milioni di euro.
Mentre altri 40 milioni sono previsti per l’acquisto e la messa in opera eseguiti dal 1° gennaio 2023. I termini di apertura e chiusura del bando per le installazioni effettuate nel 2023 saranno poi comunicate con un successivo avviso del suddetto Ministero. Le spese ammissibili al contributo riguardano pertanto:
- l’acquisto e la messa in opera di infrastrutture di ricarica comprese le spese per l’installazione delle colonnine, impianti elettrici, dispositivi per il monitoraggio. Nonché opere edili strettamente necessarie;
- costi per la connessione alla rete elettrica, mediante attivazione di un nuovo POD;
- spese per la progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi.
Prenderanno fino a 1.500 euro i privati purché rispetteranno i requisiti richiesti dalla Legge
Il contributo previsto è pari all’80% delle spese ammissibili ma entro i limiti fissati dal Governo. In particolare il contributo sarà fino a 8.000 euro per i condomini e fino a 1.500 euro per le persone fisiche. Tuttavia è necessario che le infrastrutture di ricarica siano di potenza standard, nuove di fabbrica, realizzate a regola d’arte e dotate di dichiarazione di conformità. Nonché essere collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari della misura.
Infine per le persone fisiche, ai fini dell’ammissibilità al contributo, si richiede che le infrastrutture siano di esclusivo uso privato e non accessibili al pubblico. Solo in tal modo prenderanno fino a 1.500 euro i privati che nel 2022 hanno sostenuto le spese per tali installazioni. Mentre per i condomini si richiede che le infrastrutture di ricarica siano destinate all’utilizzo collettivo dei condomini e non accessibili al pubblico. Per la presentazione della domanda è necessario essere in possesso di SPID, CIE o CNS e avere una posta elettronica certificata attiva.