Nella vita di tutti i giorni non è raro il caso di trovarsi di fronte a situazioni sgradevoli. Ormai da due anni gli italiani stanno vivendo periodi di grave crisi economica. Prima la pandemia e adesso il conflitto in Ucraina, hanno messo in difficoltà molti italiani. Perdere il lavoro è diventato più frequente del solito. Ma la crisi, oltre che sul lavoratore, ha inciso pesantemente anche sui datori di lavoro. E spesso questi ultimi non riescono ad adempiere ai loro obblighi verso i loro stessi dipendenti.
Prenderanno dall’INPS queste somme i disoccupati o i loro eredi ma solo presentando domanda entro il termine di 5 anni evitando la prescrizione
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Alla fine di un rapporto di lavoro in genere, la prima cosa che i lavoratori attendono è il Trattamento di Fine Rapporto (TFR). Non sempre però i datori di lavoro, soprattutto quelli in crisi, riescono ad onorare questi obblighi. Il TFR è probabilmente la cosa che più di frequente i datori di lavoro omettono di versare. Non è raro però che tra le mancanze ci siano anche gli ultimi stipendi. I lavoratori però sono salvaguardati dall’INPS. Infatti esiste il Fondo di garanzia che un servizio che l’Inps offre ai lavoratori dipendenti di aziende in crisi. I datori di lavoro sottoposti a procedure concorsuali ed esecutive, non potendo adempiere agli obblighi retributivi previsti a favore dei lavoratori, vengono così sostituiti dall’Istituto.
Come recuperare ciò che spetta
Il Fondo di garanzia INPS è uno strumento che agevola il lavoratore dal momento che l’alternativa sarebbe una lunga causa legale. Il Fondo liquida ai richiedenti sia il TFR che le ultime tre mensilità. Resta il fatto che se lo stipendio arretrato supera i 3 mesi, l’INPS pagherà solo gli ultimi tre. In quel caso il lavoratore deve adire le vie legali. Il Fondo di garanzia INPS è nato nel lontano 1982. Inizialmente l’accesso a questo strumento poteva essere effettuato dal lavoratore solo per il TFR. Solo 10 anni dopo tale possibilità è stata estesa anche alle ultime tre mensilità di stipendio.
Tra gli emolumenti che il lavoratore può recuperare dal Fondo di garanzia INPS ci sono anche i ratei di tredicesima e quattordicesima durati. La possibilità è estesa a tutti i lavoratori dipendenti, senza distinzioni tra tipologie di lavoro e settori di impiego. Inoltre è una possibilità aperta anche agli eredi di un lavoratore nel caso quest’ultimo muoia prima di aver recuperato le sue spettanze. L’accesso al Fondo di garanzia INPS si prescrive in 5 anni. In altri termini decorsi 5 anni dalla data entro cui i datori di lavoro avrebbero dovuto liquidare i dipendenti, qualsiasi diritto sarà perduto. Per accedere al fondo di garanzia INPS i lavoratori devono presentare domanda. Alla domanda si devono allegare dei documenti. Prenderanno dall’INPS queste somme solo coloro che allegano il provvedimento giudiziale relativo al fallimento del datore di lavoro e quello dell’inserimento del lavoratore nel cosiddetto stato passivo dell’azienda.
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