Ormai è definitivo il fatto che dal reddito di cittadinanza si passerà all’assegno di inclusione nel 2024. Nuova misura, nuove regole e nuovi beneficiari. Ma siamo sicuri che la nuova misura sarà differente dalla vecchia? Un dubbio che può esser lecito, soprattutto dopo alcuni dati di Bankitalia, da dove si evince che non tutti gli attuali beneficiari del sussidio, lo perderanno nel passaggio alla nuova misura.
Stime ufficiali che parlano di un buon 60% di attuali percettori del sussidio, che resteranno tali anche nel 2024. Le iniziali previsioni e le preoccupazioni di molti non sono attendibili quindi.
Prenderanno ancora il reddito di cittadinanza per tutto il 2024 questi beneficiari
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Stanno facendo abbastanza notizia le stime di Bankitalia sul nuovo reddito di cittadinanza nel 2024. Perché secondo l’Istituto, solo 4 beneficiari su 10, dell’attuale reddito di cittadinanza usciranno con le ossa rotte dal passaggio all’assegno di inclusione nel 2024. Perché secondo questo studio molti non rischiano nulla nel passaggio da una misura all’altra?
Bankitalia, con la consueta relazione annuale ha sottolineato che saranno soprattutto gli stranieri quelli che perderanno il sussidio nel 2024. Eppure il requisito della residenza effettiva in Italia da 10 anni è stato eliminato. Questo requisito valeva per il reddito di cittadinanza, mentre per l’assegno di inclusione si abbassa a 5 anni. Potrebbe sembrare un favore per gli stranieri, ma a conti fatti proprio gli stranieri sono quelli la cui platea di sussidiati si ridurrà con l’assegno di inclusione. per contro, ben 6 attuali beneficiari su 10 lo prenderanno ancora. Tutto dipende dal nucleo familiare, dall’età dei componenti e da altri fattori che vedremo in seguito.
La stretta sul sussidio con l’assegno di inclusione
Sono sostanzialmente due i canali che peggioreranno la situazione nel passaggio da reddito di cittadinanza ad assegno di inclusione. Il primo riguarda la stretta per i nuclei familiari privi di minorenni, invalidi e over 60. Sono le famiglie composte dai cosiddetti attivabili. Soggetti che hanno tra i 18 ed i 59 anni di età e che per le normative in vigore, potrebbero trovare lavoro. Cosa che evidentemente non si può per minorenni ed invalidi, o per over 60. La seconda stretta invece è sul reddito da non superare per entrare nel perimetro della misura.
La soglia per singolo componente resta di 6.000 euro, incrementata in base al numero dei componenti la famiglia. Ma la cosiddetta scala di equivalenza, basata sul numero dei componenti la famiglia, con l’assegno di inclusione diventa severa. Infatti non si prenderanno in considerazione come componenti, quelli attivabili prima citati. Stranieri soprattutto sono quelli che prendono il sussidio da tempo, ed hanno un’età che li rende idonei ad essere considerati come occupabili. Prenderanno ancora il reddito di cittadinanza per tutto il 2024 quanti appartengono a famiglie prive di soggetti attivabili al lavoro.