Il reddito di cittadinanza sta per dire addio ai suoi beneficiari o a quanti speravano di prenderlo. Ormai è definitivo il fatto che la misura dal 1° gennaio 2024 cesserà di esistere. Verrà probabilmente sostituita da una nuova misura, che a prescindere da come si chiamerà (Misura di inclusione attiva, Garanzia per l’inclusione o altro), avrà dei punti cardine differenti dal RDC.
Infatti verrà concessa in maniera praticamente simile al reddito di cittadinanza, per chi ha all’interno over 60, minori o invalidi. Per i cosiddetti occupabili, ovvero soggetti tra i 18 ed i 59 anni privi nel nucleo familiare di problematiche come quelle prima citate, probabilmente cambieranno adempimenti, regole e importi. Ma fino a dicembre presentare la domanda per il reddito di cittadinanza è ancora possibile. E prenderà il reddito di cittadinanza subito chi presenta all’INPS una dichiarazione. Diventando beneficiario anche se ha ISEE troppo alto.
Prenderà il reddito di cittadinanza subito chi presenta questa dichiarazione all’INPS anche se l’ISEE è alto
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Come tutti sanno il reddito di cittadinanza si può prendere ancora nel 2023, per poi scomparire dal 2024. Pertanto, presentare domanda anche oggi è ancora possibile. E resta sempre l’ISEE il riferimento principale da considerare per verificare se e come si può prendere questa misura. Il problema principale è che l’ISEE da usare è quello del 2021. Infatti l’ISEE del 2023 fa riferimento ai redditi ed ai patrimoni delle famiglie, ma al 31 dicembre 2021 o per l’anno 2021. E se uno ha perso il lavoro da poco come fa a dimostrare di avere bisogno del sussidio se l’ISEE si riferisce a quando ancora lavorava? E come fa chi magari aveva soldi in banca sopra la soglia minima prevista per rientrare nel sussidio, ma adesso non li ha più? La soluzione esiste, e consente di prendere il reddito di cittadinanza fino a fine anno tranquillamente.
ISEE corrente in aiuto di chi vuole il reddito di cittadinanza fino a dicembre
L’ISEE corrente è quella versione dell’ISEE che risponde proprio ai quesiti prima citati. Permette di rendere meglio visibile all’INPS la reale condizione di disagio di un nucleo familiare nel momento in cui si presenta la DSU per richiedere l’ISEE. Con l’ISEE corrente viene meno l’anomalia che vuole il principale strumento per accedere alle prestazioni assistenziali, poco allineato con il reale stato di bisogno di una famiglia. Perché c’è chi nel 2021 stava meglio di oggi, e che viene escluso paradossalmente da bonus, sussidi e altre agevolazioni. Ma c’è anche chi oggi sta meglio rispetto al 2021, che altrettanto paradossalmente solo perché aveva problemi nel 2021, può godere di agevolazioni anche se non ne ha strettamente bisogno oggi.
Subito l’ISEE corrente per godere fino alla fine
Tornando al reddito di cittadinanza, chi ha evitato di presentare domanda perché l’ISEE era troppo alto o perché c’erano soldi in banca nel 2021, adesso può farlo. Basterà chiedere all’INPS l’ISEE corrente. Da aprile non ci sono più blocchi a questa opportunità. Perché anche per le famiglie che hanno delle variazioni patrimoniali rispetto al 2021, possono chiedere questo ISEE che da gennaio si poteva richiedere solo per variazioni reddituali. L’ISEE corrente vale però solo 6 mesi e non l’intero anno solare come vale l’ISEE ordinario, ma 6 mesi adesso bastano per godere del reddito di cittadinanza fino a fine anno.
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