Prendere assegno sociale e pensione insieme è possibile e la normativa vigente lo consente. Può sembrare strano ma è proprio così, perché non ci sono vincoli e incompatibilità tra una pensione di vecchiaia e un assegno sociale. L’unica eccezione riguarda i redditi che vanno considerati per la fruizione dell’assegno sociale. Per un lavoratore che percepisce una pensione contributiva, però, la possibilità di prendere anche l’altro assegno esiste.
Prenderà 200 euro di assegno sociale la casalinga che ha una pensione tra 400 e 600 euro al mese grazie a questa normativa che molti non conoscono
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Una prestazione assistenziale cumulabile con una prestazione previdenziale. L’argomento è alla base anche della pensione di cittadinanza, che sarebbe il reddito di cittadinanza destinato ai pensionati. Se è possibile prendere la pensione di cittadinanza per un pensionato, anche le altre prestazioni assistenziali possono cumularsi con le pensioni. Anche l’assegno sociale, per esempio.
Infatti, quella che può essere considerata come la principale misura assistenziale erogata dall’INPS a chi non ha contributi e non ha particolari redditi, non è incompatibile con la pensione. L’importante è non superare determinate soglie di reddito.
La Legge, però, ha introdotto un’agevolazione che riguarda i cosiddetti contributivi puri. Si tratta di quei lavoratori che hanno una carriera intera iniziata solo dopo il 31 dicembre 1995. Per questi lavoratori la pensione è liquidata da parte dell’INPS, interamente con le regole stabilite dalla riforma Dini e dal conseguente sistema contributivo.
Assegno sociale in aggiunta alla pensione di vecchiaia
Una prestazione assistenziale come lo è l’assegno sociale è cumulabile con le pensioni di vecchiaia (ma anche con le altre pensioni dirette e indirette). Restano i limiti di reddito da rispettare, ma in questo caso la pensione non incide interamente sui limiti utili all’assegno sociale. C’è un abbuono pari al 33% della pensione.
Un caso eloquente è quello della casalinga con pochi anni di lavoro svolti in passato. Senza i canonici 20 anni di contributi, la casalinga a 67 anni non riceve una pensione di vecchiaia, ma a determinate condizioni reddituali, riceve, l’assegno sociale. A 71 anni, però, la stessa casalinga può sfruttare i contributi versati (bastano 5 anni), per ottenere la pensione di vecchiaia.
Pertanto, una casalinga che ha diritto a una pensione da 400 euro al mese, se non ha altri redditi (escludendo casa di abitazione e accompagnamento), prenderà 200 euro di assegno sociale. Le due misure, infatti, possono essere cumulate, anche perché i 400 euro di pensione liquidata con il sistema contributivo non incidono in misura intera sui redditi da non superare per l’assegno sociale.
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