Quando un correntista decide di prelevare tutto il denaro dal proprio conto corrente in banca o posta, rischia una segnalazione? Si può procedere al ritiro dei propri soldi in totale sicurezza, oppure la sanzione è dietro l’angolo e prevede una onerosa multa? Cerchiamo di capire insieme come fare dei prelievi in totale sicurezza e senza rischi.
Come funziona nel caso si decida di prelevare tutto il denaro depositato
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Ipotizziamo che il Sig. Rossi abbia deciso di chiudere il proprio conto corrente e che voglia prelevare tutti i soldi che sono depositati sullo stesso. Oppure, pensiamo alla Sig.ra Rosselli che, in vista di un urgente pagamento, si precipiti alla banca per prelevare da un ATM tutti i risparmi presenti sul proprio conto corrente. Questi due contribuenti sono passibili di una multa nella misura in cui prelevano i propri risparmi? Ad una prima lettura si potrebbe pensare che sussista una forte contraddizione: perché dovrei rischiare di commettere un’azione legale se prelevo dei soldi che sono il frutto dei miei risparmi e dei miei compensi lavorativi?
In realtà, la questione è molto più complessa e si basa su una vigente normativa che limita l’uso e la circolazione di denaro contante. Prelevare tutti i soldi dal conto corrente fa scattare la segnalazione dunque?
Cosa dice la Legge al riguardo
La normativa riguardo l’uso di denaro contante sta agendo in maniera da stringere sempre più la concessione di utilizzo di contanti per i trasferimenti. Secondo quanto stabilito dall’art.33 del D. Lgs. 231/2007, modificato dal D. Lgs. n. 90/2017: la prevenzione dell’uso del sistema finanziario a scopo di riciclaggio o di attività criminose impone un adeguamento alle norme UE 2015/849. Questo significa che le procedure di controllo bancario sono mirate ad estinguere fenomeni che rientrano nella definizione di riciclaggio ed in particolare riguardano:
- l’occultamento o la dissimulazione dei beni;
- la conversione o il trasferimento di beni provenienti da attività criminosa allo scopo di occultarne l’origine illecita;
- la partecipazione ad uno degli atti precedenti o l’associazione per commettere tale atto.
Sulla scorta di tale tipo di limitazione, sappiamo che dal prossimo 1° luglio, ad esempio, i trasferimenti di denaro contante saranno limitati alla somma di 1.999.99 euro, pena una sanzione pecuniaria. Tale tipo di limitazione, però, non riguarda il versamento o il prelievo dei contanti sul proprio conto corrente.
Pertanto, il Sig. Rossi e la Sig.ra Rosselli possono procedere al prelievo di elevato importo?
Quali dati gli intermediari devono fornire alle unità di controllo
Prelevare tutti i soldi dal conto corrente fa scattare la segnalazione? In teoria, il Sig. Rossi potrebbe estinguere il proprio conto corrente prelevando tutto il denaro depositato. Tuttavia, c’è un altro limite normativo che è bene conoscere prima di precipitarsi in banca. Secondo quanto stabilito dall’art. 3 del decreto dell’Uif del 28 marzo 2019 Poste italiane e gli intermediari bancari sono tenuti a: fornire i dati relativi ale movimentazioni di denaro contante di importo pari o superiore a 10 mila euro mensili. Per il prelievo di importi superiori ai 12.500 euro, la normativa sull’antiriciclaggio impone la presenza di un intermediario abilitato.
Fatte salve queste premesse, il limite soglia per il trasferimento di denaro contante non riguarda parimenti i prelievi. Questo vuol dire che il correntista non rischia delle sanzioni penali se chiude i propri rapporti con la banca prelevando tutto il contante depositato sul proprio conto. È lecito, però, che le unità di controllo, qualora si presentassero delle movimentazioni sospette, venga autorizzata ad effettuare dei controlli più approfonditi. Nei casi, di maggiore sospetto, non è da escludere un controllo diretto da parte della Procura della Repubblica.