Pranzo e cenone di Natale o Capodanno: c’è una cosa da non fare, sarà più facile passare buone feste

Pranzo e cenone di Natale o Capodanno

Le feste rappresentano uno di quei momenti in cui si lascia inevitabilmente andare a qualche eccesso alimentare. Se non ci sono controindicazioni sono gli stessi nutrizionisti a dare il via libera per i momenti di convivialità. Ecco, però, un’altra insidia che è meglio ricordare.

Il periodo delle feste natalizie merita che lo si viva con gioia. Medici e nutrizionisti spiegano come, evitando gli eccessi, non sia il caso di preoccuparsi troppo di non ingrassare.

Pur andando incontro a pranzi e cenoni fatti di antipasti, primi, secondi e dolci non c’è molto da temere. Nel senso che inciderà molto meno sul peso di quanto, nel bene e nel male, facciano le abitudini. Quelle che, per intendersi, c’erano prima delle festività e ci saranno durante e dopo.

Tavola imbandita con antipasti, primi e secondi

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Pranzo e cenone di Natale o Capodanno: le insidie sottovalutate

Mettendo da parte la paura di non ingrassare, per passare buone feste può essere utile stare attenti ad altre abitudini.

Il rischio è, ad esempio, nei tempi con cui la vita si articola, soprattutto nei giorni della Vigilia, Natale, Santo Stefano, 31, dicembre, Capodanno ed Epifania.

Si mangia tanto, ma si mangia a lungo. Capita, ad esempio, che si arrivi a consumare l’ultima fetta di pandoro o panettone quando è già tardi.

Andare a dormire troppo presto o anche mettersi sul divano distesi rispetto alla fine del pasto potrebbe favorire la risalita di quella sgradevole sensazione acida. Il rischio è, ovviamente, prevalentemente per chi soffre già di reflusso gastroesofageo. Accade perché i succhi gastrici risalgono fino a toccare le pareti dell’esofago. Questo ha come principale conseguenza un possibile bruciore dietro lo sterno e rigurgito acido.

Cosa sarebbe meglio fare

I medici, soprattutto per chi soffre di reflusso gastroesofageo, consigliano di distendersi non prima di due ore dall’aver finito di mangiare. Altri ritengono sia opportuno arrivare a 3 ore, a maggior ragione se si è reduci da pasti particolarmente pesanti come quelli festivi.

Questo consiglio vale ancora di più durante le feste non solo per diversi motivi. Non è un mistero che, nel periodo natalizio, si tenda a seguire meno un binario che stia sulle linee guida date dai medici a chi soffre di reflusso. Generalmente, infatti, si invita a ridurre il consumo di alcol e bibite gassate. Così come ad evitare fritture, carni rosse, formaggi grassi, cioccolato. E,  se è difficile cancellare del tutto a Natale questi alimenti, sarebbe, in ogni caso, meglio non esagerare. Il consiglio resta quello di confrontarsi sempre con il proprio medico, per avere indicazioni precise su come comportarsi a tavola. Soprattutto se si hanno problemi cronici di reflusso.

non sdraiarsi subito se si ha problemi di reflusso

Non sdraiarsi subito se si hanno problemi di reflusso-proiezionidiborsa.it

La buona notizia è che lo stare in famiglia potrebbe ritardare l’orario in cui si va a dormire. I momenti di convivialità dopo pranzo e cenone di Natale o Capodanno possono regalare allegria ed evitare il possibile innesco del reflusso.

Sarà più facile passare buone feste, scambiarsi i regali natalizi e festeggiare l’arrivo del nuovo anno.

Farsi sempre guidare dal medico

Per chi soffrisse di problemi cronici della tipologia descritta, meglio comunque confrontarsi con il medico su cosa mangiare a Natale e Capodanno. Sarà lui, eventualmente, a descrivere i limiti entro cui potersi concedere qualcosa che, se possibile all’interno del quadro generale, vada leggermente oltre le indicazioni generiche.

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