Potresti avere un piccolo tesoro in cantina se hai queste figurine commerciali che valgono oltre 1.200 €

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Il mondo dell’antiquariato ha sempre qualcosa di affascinante da raccontare. Soprattutto mettere in ordine la soffitta o il garage dei nonni ci permette di scoprire autentici piccoli tesori. Se ad esempio troviamo degli album con delle figurine illustrate della Liebig, potremmo possedere un bel gruzzoletto di banconote senza immaginarlo neppure.

Le figurine Liebig sono dei gadget, nel gergo attuale parleremmo di merchandising, che venivano consegnati con i prodotti del marchio che erano soprattutto dadi di carne per il brodo. La tendenza di regalare un omaggio ai propri clienti nasce in Francia nella metà dell’Ottocento.

Molte industrie adottarono le strenne natalizie mentre altre puntarono sulle figurine. Liebig scelse questa seconda opzione ed editò oltre 1800 serie di figurine dal 1872 al 1974. Le figurine erano principalmente raccolte in serie da 6 e raccontavano alcuni temi delle materie più disparate, dalla storia, alla biologia, dalle curiosità , agli sport dal regno animale alla geografia. Tutte le figurine erano realizzate con la tecnica pregiata della cromolitografia a 12 colori e corredate di una storia sul retro che forniva alcune nozioni sull’illustrazione.

Potresti avere un piccolo tesoro in cantina se hai le prime serie delle figurine Liebig

Le serie di figurine vengono numerate secondo un catalogo messo a punto dalla ditta filatelica milanese la F.lli Sanguinetti e questa classificazione viene utilizzata in tutta Europa, partendo dalla serie 1 del 1872. Molti possono avere numerazioni differenti perché esistono diverse lingue e diverse edizioni europee delle figurine ma soprattutto dal 1934 c’è stata una specie di reset. Le figurine italiane hanno iniziato ad essere stampate dalla Compagnia Italiana Liebig numerando la prima serie del ’34 come n.1 C.I.L. Secondo il catalogo Sanguinetti, questa serie corrisponde alla 1.286.

Alcune figurine Liebig-foto da wikipedia

Alcune figurine Liebig-foto da wikipedia

Esistono però delle facili tabelle di comparazione fra le varie numerazioni. Tutte le serie uscite prima del 1900 sono da considerarsi rare. La prima serie fu stampata in Francia, uscì nel 1872, era composta da 12 figurine e ad oggi sono quasi introvabili. I collezionisti per la seconda serie edita fra il 1872 ed il 1873 pagano fino a 1.200 € con una quotazione di 190 € cadauna. La prima serie in italiano è di qualche anno dopo ossia del 1878. Corrisponde alla n.65 secondo il catalogo Sanguinetti e si intitola “Alsazia Scene Popolari” di cui una figurina può raggiungere il valore di 50 € mentre la serie completa è quotata fino a 500 €.

Le serie italiane rare

Per quanto riguarda le serie italiane considerate vere e proprie rarità sono:

  • Passaporti di varie Nazioni” n.92 del catalogo Sanguinetti  con quotazione di 140 € a figurina;
  • Globi Terracquei” serie n.141, 142, 143, 144 fra le 140 alle 660 € a figurina;
  • Vita Viennese I” serie 230 numerazione Sanguinetti;
  • Vita Viennese II” serie 256 con quotazione dalle 40 alle 610 € a figurina;
  • Episodi Vita dei Fanciulli II edizione” serie n. 956A;
  •  “Grandi Navigatori” n.1094, pensate che la serie francese vale 4.000€;
  • In Tunisia” n.1105 dalle 300 alle 250 € la serie.

Per non incappare in persone poco oneste consigliamo di rivolgersi ad un negozio di filatelia o acquistare il listino Sanguinetti per farsi un’idea del valore delle figurine in possesso.

Potresti avere un piccolo tesoro in cantina se hai queste figurine Liebig da rivendere.

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