Potremmo aver trascorso le ferie a casa o aver avuto la fortuna di partire in vacanza. Ma la febbre da rientro potrebbe colpire tutti indistintamente.
Il senso di svogliatezza potrebbe provenire dal relax appena concluso che ci ha fatto uscire dalla frenesia quotidiana.
L’idea di rientrare nei ranghi potrebbe non essere allettante.
Ma potremmo avere delle piccole accortezze per immergerci nella nostra vita senza scossoni.
Potremmo rimetterci in forma fisicamente e mentalmente dopo le vacanze
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Durante lo stop estivo potremmo aver mollato le redini delle regole che ci imponiamo durante il resto dell’anno. Quindi potremmo aver abusato di carboidrati o alcolici, aver consumato i pasti in modo irregolare o aver fatto poco sport.
Non è certamente grave. Aver avuto la possibilità di togliere i vincoli dalle nostre giornate per qualche tempo potrebbe giovare nel breve periodo.
Se dovessimo aver preso qualche chiletto, basterebbe una settimana di alimentazione corretta, movimento e regolarità per ritrovare la forma perduta.
Per quanto riguarda il movimento potremmo eseguire un allenamento che unisca attività brucia grassi con uno che faccia metter su un po’ di massa muscolare. 3 giorni in palestra e 2 di cammino all’aria aperta sarebbero perfetti.
L’intensità dell’allenamento dovrebbe essere aumentata gradualmente e, se possibile, potremmo cambiare sport di tanto in tanto.
Cibo e benessere
Per riattivare il metabolismo dovremmo avviare un’alimentazione mirata che riduca i carboidrati e sappia equilibrare i nutrienti.
Non dovremmo rinunciare agli incontri mondani o alla socialità ma viverla con una maggiore attenzione verso ciò che consumiamo. Anche gli aperitivi possono essere un buon momento per rivedere gli amici ma sarebbe meglio optare per cocktail analcolici.
Anche gli stuzzichini fuori pasto dovrebbero essere evitati o scelti tra alimenti sani e sazianti. Ad esempio si potrebbero inserire degli snack a base di semi oleosi. Si tratta di un ottimo alleato per la dieta e facili da portare con sé in ogni occasione.
Il movimento, gli incontri, il vivere all’aria aperta ogni volta che si può, sono tutti fattori che aiuterebbero a migliorare anche l’umore.
Dovremmo anche fare una sorta di briefing in solitaria. Ciò significa che dovremmo fermarci e focalizzare l’attenzione sugli obiettivi da raggiungere, capire quali sono i punti di forza e di debolezza dei nostri progetti. Avere ben chiara la strada da seguire ci libererebbe da quella sorta di stato confusionale del rientro che potrebbe impedirci qualsiasi attività.
Quindi potremmo rimetterci in forma fisicamente e mentalmente. Dovrebbe essere una priorità rispetto alla ripresa vera e propria. Se non si mettessero delle buone basi, qualsiasi costruzione sarebbe precaria.
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