Potremmo rafforzare cervello e memoria grazie a questo alleato di una mente sempre brillante

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Specialmente dopo una certa età non è raro che memoria e concertazione comincino a giocare brutti scherzi. Sempre più spesso, infatti, ci accorgiamo di una minore lucidità e un’attenzione inferiore a quella che desidereremmo. Non sempre c’è da allarmarsi, però, perché molteplici possono essere i fattori. Dalla qualità del sonno ai carichi eccessivi di stress, le cause possono essere diverse. Altro tassello che potrebbe incidere sulla qualità della nostra memoria e reattività è anche l’alimentazione. È noto, infatti, che una dieta troppo ricca di grassi o grandi abbuffate frequenti appesantiscano l’intero organismo. Se però ci sono alimenti che possono essere nocivi e sconsigliabili, altri potrebbero rivelarsi alleati del cervello. Scopriamo come potremmo rafforzare cervello e memoria.

Non solo per il cuore

Ad esempio sembrerebbe che gli acidi grassi omega 3 sarebbero dei nutrienti utili a rafforzare la salute cognitiva. Nello specifico questi nutrienti aiuterebbero a recuperare ricordi, fatti e memoria spaziale. Potremmo trovare una buona fonte di omega 3 nel salmone, nei semi di chia o nell’olio di semi di lino.

Chi invece è goloso di frutta potrebbe trovare un fedele alleato di una mente sempre lucida in un piccolo frutto rosso ricco di proprietà. L’alto contenuto di antiossidanti e fitonutrienti come le antocianine e i flavonoli aiuterebbero a contrastare lo stress ossidativo migliorando la memoria.

Tuttavia, sembra che ad avere effetti positivi su cervello e memoria sarebbe anche un’insospettabile bevanda.

Potremmo rafforzare cervello e memoria grazie a questi alleati di una mente sempre brillante

Secondo uno studio promosso dal National Institutes of Health e dalla National Science Foundation c’è una bevanda che aiuterebbe il cervello ad essere meno labile.

A seguito quindi di una ricerca effettuata su 100 soggetti, gli esperti avrebbero dimostrato gli effetti sul cervello di una tazzina di caffè.

Lo studio si è svolto dividendo un gruppo di assuntori di caffè e un gruppo a cui è stato somministrato un placebo. Successivamente ai soggetti è stato richiesto di osservare quotidianamente da computer centinaia di immagini differenti.

Dallo studio sarebbe emerso che chi aveva assunto caffè era in grado di distinguere immagini simili rispetto ad immagini uguali. Risultati più confusi e meno lucidi invece sono arrivati dal gruppo sotto placebo. Questo, dicono i ricercatori, suggerirebbe che la caffeina accrescerebbe il meccanismo per cui le informazioni nel cervello si consolidano. Questo consentirebbe di immagazzinare ricordi e dati ricordandoli più a lungo.

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