Differentemente da quanto si potrebbe pensare, le patologie cardiovascolari colpirebbero più le donne che gli uomini. Esse, infatti, sarebbero soggette a mortalità da infarto con una percentuale più elevata rispetto agli uomini. Si tratta del 43% rispetto al 38%, secondo i dati forniti dalla Società Italiana per la prevenzione. Inoltre, spesso, nelle donne la patologia cardiaca si manifesterebbe in uno stato più avanzato rispetto a quanto succede negli uomini. Di conseguenza, sarebbero soggette a prognosi più serie. La ragione di ciò risiede anche nella minore attenzione che avrebbero per dette patologie rispetto ad altre. Alcuni fattori di rischio, infatti, potrebbero essere monitorati e prevenuti, se solo si conoscessero e se solo si facessero screening accurati. In particolare, per la donna, la prevenzione è importante già prima dei 40 anni. Ciò in quanto il cuore e il sistema cardiovascolare sono influenzati dall’attività ormonale, che nella donna è soggetta ad alterazioni continue.
Come fare prevenzione cardiovascolare
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Uno dei modi per evitare diagnosi gravi, a livello cardiovascolare, sarebbe fare prevenzione, così come per tutte le altre patologie. Si consideri che, nella donna, alcuni fattori di rischio sono comuni anche all’uomo, mentre altri sono specifici del sesso femminile. Tra quelli in comune abbiamo: diabete, fumo, sedentarietà, obesità, colesterolo alto, ipertensione, alimentazione scorretta. I fattori di rischio specifici, invece, associaci alla biologia femminile sono, ad esempio: la menopausa precoce e la tiroidite.
Poi, abbiamo le malattie autoimmuni, quali l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico, la sclerodermia, la miastenia. Si tratta di patologie che, oltre ad incidere sulla qualità della vita, costituirebbero anche fattore di rischio a livello cardiaco. A fronte di ciò, è davvero importante sapere come potremmo prevenire i fattori di rischio cardiologici. La salute del cuore sarebbe, infatti, legata a predisposizione, ad altre patologie nonché a fattori che dipendono dallo stile di vita. Su questi ultimi si può incidere attraverso la prevenzione e l’attenzione a determinate abitudini che rappresentano l’anticamera di infarti o insufficienze cardiache.
Potremmo prevenire i fattori di rischio cardiologici per donne prima dei 40 anni
Nella donna, talvolta, si sottovalutano sintomi che potrebbero denunciare l’inizio di patologie cardiache. Ciò avviene perché molti di essi sono uguali a quelli che sopraggiungono con la menopausa. Si pensi a stanchezza, mancanza di fiato, dolore toracico, tachicardia, palpitazioni, gonfiore degli arti e sudorazione. Ebbene, questi segnali non vanno tralasciati, ma tenuti in debita considerazione. Sicché, è consigliabile sottoporsi a visita cardiologica ed effettuare indagini specifiche come: l’elettrocardiogramma, l’ecocardiografia e le analisi del sangue. Inoltre, eventualmente, potrebbe essere prescritta la TAC coronarica, che è un’indagine più approfondita.
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