Per molte persone, specialmente bambini ed anziani, assumere dei farmaci solidi per via orale non è così semplice. La maggior parte delle volte ciò potrebbe essere dovuto ad un irrigidimento della gola, provocato dalla paura di soffocare. Altre volte, invece, si tratterebbe di una vera e propria difficoltà di deglutizione, che potrebbe essere causata dalla disfagia.
Per superare questo problema si possono adottare vari stratagemmi. Ad esempio, si potrebbe assumere un farmaco con abbondante acqua, magari bevendo direttamente dal collo della bottiglia. Oppure lo si potrebbe ingurgitare insieme ad un alimento morbido o denso, come lo yogurt o il miele. Generalmente, tuttavia, si sconsiglia di spezzare le pillole o aprire le capsule, poiché alcuni farmaci potrebbero perdere la loro efficacia. In questi casi, si potrebbe richiedere al medico o al farmacista di ottenere lo stesso farmaco in polvere o sotto forma di compresse effervescenti.
In un futuro prossimo, però, questo problema potrebbe essere superato grazie all’introduzione di un nuovo tipo di farmaco. Infatti, alcuni ricercatori da diverso tempo stanno sperimentando la possibilità di somministrare farmaci attraverso l’uso innovativo degli oleogel. Nelle prossime righe vedremo nel dettaglio cosa i ricercatori hanno scoperto e come potrebbero cambiare gli scenari nel mondo della farmaceutica.
Potremmo prendere pillole e compresse senza soffocare grazie alla ricerca
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L’obiettivo di questa ricerca sarebbe quello di risolvere due problemi principali. Uno riguarda, come già detto, la difficoltà di alcuni pazienti ad inghiottire determinati farmaci. L’altro riguarda, invece, il mercato dei medicinali, che è dominato per il 60% da farmaci somministrabili soltanto per via orale, di cui il 72% è in forma solida.
Fin dalle prime fasi della sperimentazione, però, i ricercatori hanno dovuto tener conto di alcuni fattori cruciali. Infatti, per ottenere dei nuovi farmaci efficaci e distribuibili anche nei Paesi in via di sviluppo, essi devono rispettare alcune caratteristiche ben precise, ossia:
- essere compatibili con farmaci solubili in olio e in acqua;
- essere adatti dal punto di vista della farmacocinetica (distribuzione, metabolismo ed eliminazione del farmaco);
- non aver bisogno di ricostituzione ed essere stabili anche in condizioni estreme di temperatura e di umidità.
Avendo ben chiare queste esigenze, i ricercatori hanno quindi adottato una tecnica, utilizzata nel campo della cucina molecolare, per trasformare gli oli in gel. Ciò ha permesso, come abbiamo già anticipato, di creare vari oleogel, all’interno dei quali sono stati disciolti con successo diversi antibiotici.
Una ricerca che lascia ben sperare
Nel corso delle sperimentazioni, i ricercatori hanno quindi notato che gli oleogel rimanevano stabili per un mese a 40 gradi e per una settimana a 60 gradi. Inoltre hanno potuto constatare che gli oleogel venivano digeriti principalmente dall’intestino, rilasciando una quantità minima di farmaco nella saliva. Infine, somministrandoli ad alcuni maiali, hanno dimostrato che questi nuovi farmaci si distribuirebbero nell’organismo allo stesso modo delle compresse.
I risultati di questi studi, quindi, sono promettenti e lasciano ben sperare per il futuro. Con questo approccio, infatti, l’ingestione di farmaci dovrebbe risultare più semplice e potremmo prendere pillole e compresse senza soffocare e si abbatterebbero inoltre anche i costi di produzione.
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