Parlando proprio recentemente con un addetto dell’isola ecologica locale il tema gravitava attorno ai mobili. Potrebbe sembrare incredibile, eppure tanta gente butta mobili ancora buoni. E, per chi li getta, visti anche i tempi, c’è chi li porta a casa. Nessuna vergogna, anzi, si chiama arte di arrangiarsi e risparmiare. Proprio l’addetto ci raccontava di quanto spesso arrivino in discarica mobili di vecchie case, frutto di eredità. Magari, con figli e nipoti lontani, alla morte della nonna o della zia, si chiama un’impresa di sgombero locali e via, tutto a buttare. Errore gravissimo, perché spesso tra i mobili della nonna si nascondono dei veri e propri tesori.
Il poker delle meraviglie
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Se ci capitasse di ereditare dei bei mobili, fermiamoci un attimo e prendiamo fiato. Senza fretta di darli via, consultiamo un esperto. Potrebbero fare la fortuna di chi li possiede alcuni di questi. Ricordiamoci che le valutazioni a fine di vendita dovrebbero essere assolutamente gratuite. Detto questo, c’erano una volta i vecchi mobili bellissimi che vedevamo nelle case delle nonne:
- credenze;
- vetrine;
- ribalte;
- cassapanche;
- cassettoni.
Mobili che per avere un certo valore dovrebbero essere di: quercia, palissandro, mogano e ciliegio. Ovviamente, ai fini del prezzo finale, conta tantissimo lo stato del pezzo. Particolare da non dimenticare è anche il materiale delle vetrine che, qualora presenti, potrebbe fare la differenza.
Potrebbero fare la fortuna di chi li possiede questi vecchi mobili che abbiamo dimenticato in soffitta nascondendo un’eredità di valore
Qualcuno potrebbe trarci in inganno, consigliandoci il restauro del mobile poco prima di venderlo. Ma attenzione che l’esperto o il compratore potrebbero poi deprezzarcelo del 25/30%. Se il tempo e l’usura hanno lasciato il segno sui mobili, prima di intervenire, facciamoli valutare. Ovviamente crepe, fori di tarli, parti danneggiate faranno calare il valore del mobile. Ma è inutile andare a spendere dei soldi prima e prenderne meno poi. Ricordiamoci che un mobile è valutato “vecchio” fino al 1800, alla metà circa. Dopo si finisce nel vintage e le quotazioni cambiano.
Ad ogni modo se il nostro mobile è particolarmente ricercato dal collezionista, potremmo comunque fare un buon affare. Delle antiche credenze in noce con delle lavorazioni e degli intagli particolarmente eleganti potrebbero portarci consistenti entrate. Ma anche delle antiche scrivanie o delle ribalte francesi, particolarmente ricercate. Senza contare le varie poltrone Luigi, che, nel corso dei secoli hanno sempre dimostrato di mantenere, anzi, aumentare il proprio valore.
Approfondimento
Se possediamo anche solo uno di questi Swatch allora abbiamo davvero un patrimonio