Dai minimi in area 0,96 l’euro ha recuperato oltre il 10% contro il dollaro. Le sorprese, però, potrebbero non essere finite qua. Infatti, potrebbe sorprendere molti il prossimo movimento dell’euro contro il dollaro.
Le decisioni delle Banche centrali continuano a condizionare i mercati
Indice dei contenuti
Il dollaro è salito venerdì in un contesto di scambi incerti, estendendo i forti guadagni della sessione precedente. La propensione al rischio è aumentata e gli investitori si sono confrontati con la prospettiva che i costi di finanziamento abbiano ancora molta strada da percorrere.
Il biglietto verde è sceso brevemente dopo che i dati hanno mostrato un’ulteriore contrazione dell’attività imprenditoriale statunitense a dicembre, con un crollo dei nuovi ordini ai minimi da oltre due anni e mezzo, mentre il calo della domanda ha contribuito a raffreddare significativamente l’inflazione.
Dopo una settimana da falchi con la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea le decisioni di questi due istituti continueranno a condizionare l’andamento del cambio tra euro e dollaro e non solo.
Potrebbe sorprendere molti il prossimo movimento dell’euro contro il dollaro: le indicazioni dell’analisi grafica
Il 16 dicembre la chiusura del cambio euro dollaro (FXEURUSD) è stata a 1,0586, in ribasso dello 0,50% rispetto alla seduta precedente. La settimana, invece, si è conclusa con un rialzo dello 0,45%.
Un rialzo così prolungato dell’euro contro il dollaro non si vedeva da fine 2020. L’incrocio rialzista delle medie, infatti, è in corso da 28 sedute. Tuttavia, le ultime due sedute della settimana devono fare scattare un campanello di allarme. Come si vede dal grafico, infatti, le quotazioni hanno rotto al ribasso la media di più lungo periodo. Qualora anche la media di breve dovesse cedere, allora potremmo assistere con elevate probabilità a un’inversione ribassista.
Era da un anno e mezzo che non si vedevano 6 settimane consecutive al rialzo. L’euro, quindi, si mantiene impostato al rialzo contro il dollaro e al momento non si vedono grossi problemi all’orizzonte. Ci sono, quindi, elevate probabilità che l’euro sia salpato verso un importante rialzo contro il dollaro. Per il momento, quindi, la temuta inversione ribassista è ancora lontana.