Entrati nei cosiddetti “anta”, iniziamo ad accusare alcuni colpi. Rughe e zampe di gallina sul viso, alcune dimenticanze, qualche dolorino sparso. Insomma, alcuni non sono contenti per l’età che avanza, mentre altri pensano che i 40 anni siano un traguardo importante, perché “la vita inizia a quest’età”.
In effetti, è vero. La vita inizia proprio a quest’età, ma iniziano anche tutti i controlli da fare, come forma di prevenzione. Infatti, con l’avanzare dell’età, è molto importante sottoporsi a controlli ed esami del sangue frequenti. Questo perché l’età potrebbe costituire un fattore di rischio.
A tal proposito, dovremmo pensare anche a tutto ciò che concerne la mente. Infatti, il cervello potrebbe spegnersi lentamente con queste cattive abitudini. Correggendo questi errori, la nostra mente potrebbe giovarne.
Tuttavia, dobbiamo prestare attenzione anche ai segnali che il nostro corpo ci “suggerisce”. Se dovessimo accusare dei disturbi, potrebbe significare che il cervello perda colpi. Oppure, potrebbe significare tutt’altro. Ciò che l’Istituto Superiore di Sanità vorrebbe dirci è che se dovessimo accusare, spesso, svenimenti e conseguenti palpitazioni e dolori al petto, dovremmo recarci dal medico.
Dietro al collasso c’è di più
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Lo chiamiamo svenimento ma il termine più appropriato è collasso che, anche se è temporaneo, potrebbe nascondere altro. Innanzitutto, il collasso è quel disturbo che si manifesta improvvisamente, con perdita di coscienza e con pallore.
Solitamente, prima di perdere i sensi, avvertiamo il battito lento e il giramento di testa. Il collasso avviene perché il flusso di sangue si interrompe o diminuisce. Ciò provoca un abbassamento della pressione e un’alterazione dello stato mentale.
Può capitare a tutti di svenire, magari per il caldo, o per mancanza di vitamine, o ancora per un calo di zuccheri. Generalmente, dopo aver ripreso coscienza, dovremmo capire la causa, soprattutto se dovesse essere la prima volta. In caso contrario, se dovessimo avere spesso questi disturbi, potrebbe essere l’avvertimento di un problema cardiaco o neurologico.
Potrebbe significare che il cervello perda colpi se abbiamo questi disturbi frequenti dopo i 40 anni ma anche questi altri problemi
L’ISS, inoltre, sostiene che se accusati dopo i 40 anni, allora sembrerebbe probabile che si tratti di un più serio problema di salute. Tra le cause vi sarebbero alcune condizioni neurologiche, come il Parkinson, oppure alcuni problemi legati ai vasi sanguigni diretti al cervello.
Per quanto riguarda i problemi cardiaci, invece, le cause potrebbero essere le alterazioni delle valvole del cuore, dei trombi e insufficienza cardiaca. L’età, in questo caso, non rappresenterebbe un fattore di rischio ma, come anticipato, se dovessimo avvertire questo disturbo, per la prima volta, dopo aver compiuto 40 anni, allora potrebbe essere legato a questi problemi.