La tecnologia porta a fare delle scoperte a volte inimmaginabili in fatto di salute, specialmente mentale. Grazie all’evoluzione della ricerca, si scoprono sempre nuovi fattori che possono essere concausa di malattie molto diffuse. Tra quelle più diffuse nella popolazione c’è la demenza. Ebbene, una ricerca ha dimostrato che due fattori in particolare possono favorire l’insorgere della demenza, compreso l’Alzheimer.
Potrebbe rischiare la demenza chi ha scarsità di questa vitamina e vive una condizione particolare
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I rischi della demenza sono tra i più sottovalutati. Poiché questa è una patologia che in genere colpisce nella terza età, non ci si preoccupa di prevenirla. Il problema è che quando si manifestano i sintomi della demenza, purtroppo è già tardi per curarla. Questo è il caso della demenza più famosa, l’Alzheimer. L’anticamera dell’Alzheimer arriva con questi segnali e questi fattori aumentano la demenza, ma queste cause spesso sono trascurate.
Anche perché spesso può accadere che i rischi di insorgenza della demenza sono legati a cause inimmaginabili. Per esempio i ricercatori di un’università inglese hanno scoperto che la scarsità di una particolare vitamina nell’organismo umano può causare l’Alzheimer. Eppure la medicina non ha mai assegnato a questa particolare vitamina un ruolo importante nel benessere del cervello.
Stiamo parlando della vitamina D. Grazie a uno studio è stato scoperto che rischia la demenza chi ha scarsità di questa vitamina e vive una condizione particolare. I ricercatori della University of Exeter Medical, hanno scoperto questo legame e hanno pubblicato i risultati sulla rivista Neurology. I ricercatori hanno studiato 1.600 pazienti nel corso degli anni. I risultati mostrano che la carenza di vitamina D è associata a un rischio maggiore di contrarre un qualsiasi tipo di demenza. I dati della ricerca rivelano anche che livelli di vitamina D nell’organismo molto sotto la media decuplicano il rischio di Alzheimer.
Un altro inimmaginabile fattore che potrebbe aumentare il rischio
Ma i ricercatori hanno scoperto un altro fattore, inimmaginabile, che può favorire l’insorgenza della demenza. Uno studio dell’università di Oxford ha scoperto un legame tra carenza di sonno e demenza. In particolare questa ricerca ha messo in rilievo come chi è abituato a dormire poco rischia una riduzione delle dimensioni del cervello. Ovviamente questo problema induce a un declino cognitivo. Poiché sono le persone anziane che tendono a dormire poco, la terza età è più a rischio di demenza per questa causa.
La mancanza di sonno può portare a gravi patologie di altro genere. Per esempio ecco quando il sonno può provocare in chiunque aterosclerosi, ictus e malattie cardiovascolari.
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