Potremmo davvero definire la malattia che vedremo oggi “mondiale”. Nulla a che vedere con quella che potrebbe essere la malattia dei tifosi in vista dei prossimi campionati, che però non vedranno la presenza della nostra Italia. Usiamo invece il termine “mondiale”, perché secondo le statistiche mediche oltre 2 miliardi di persone l’avrebbero contratta nella loro vita. Tra queste, più di 350 milioni non l’avrebbero curata a dovere, col rischio di trasformarsi in una malattia ben più grave come il tumore. Come vedremo in questo articolo, la medicina la definisce silente, perché si impadronisce del nostro organismo con un’incubazione che potrebbe addirittura durare sei mesi. Manifestandosi però con dei sintomi che potremmo confondere con quelli molto comuni.
Colpisce il fegato attraverso il sangue
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L’epatite B è tecnicamente un’infiammazione che colpisce il fegato e causata dall’omonimo virus che si propaga nel sangue. Ma, anche nei liquidi seminali, nella saliva e talvolta anche nel latte materno. Per questo motivo la scienza ricorda sempre come siano opportuni i rapporti intimi protetti con persone che non conosciamo. Il famoso spettro dell’AIDS non è l’unica malattia trasmissibile attraverso i liquidi del nostro corpo. Premettiamo, per non spaventare i nostri Lettori, che, dati alla mano 9 pazienti su 10 guariscono, ma la percentuale minima potrebbe comunque andare incontro a problemi di salute molto seri. Soprattutto se non diagnosticata e curata in tempo. Nei neonati, ad esempio, potrebbe poi trasformarsi addirittura in un tumore al fegato.
Potrebbe manifestarsi con i classici sintomi dell’influenza intestinale come nausea e vomito ma potrebbe essere invece la spia di una malattia silente e pericolosa
Non dobbiamo sottovalutare assolutamente questa malattia che si manifesta con dei sintomi abbastanza comuni come:
- stanchezza e spossatezza;
- nausea e vomito;
- dolori e crampi addominali;
- mancanza di appetito;
- presenza di ittero sulla pelle.
Raramente potrebbe accompagnarsi anche alla comparsa della febbre. Nel caso in cui questi sintomi persistano, sarà bene consultare immediatamente il nostro medico di famiglia.
Gli esami del sangue ancora una volta manifestano la malattia
Potrebbe manifestarsi con i classici sintomi dell’influenza intestinale e la scopriamo attraverso gli importantissimi esami del sangue. Nel caso in cui infatti il virus si fosse impossessato del nostro sangue, aumenterebbero i livelli di alcuni valori, indicando lo stato di sofferenza del fegato. Non intervenendo entro i famosi sei mesi dell’incubazione, la malattia potrebbe diventare cronica e rappresentare un vero e proprio danno per il fegato.
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