Corsi e ricorsi della storia anche per i cagnolini. Non è solo la moda a riproporsi negli anni, ma alle volte anche questi simpatici quadrupedi che ormai fanno parte delle nostre famiglie. Dopo aver visto un grande ritorno, di cui ci occupiamo nella lettura finale, oggi andremo alla scoperta di un cane misterioso. Ci fu un vero e proprio boom di popolarità per loro negli anni ’80 e ’90, quando riconquistarono l’Europa a furor di popolo. Il loro mito sembra perdersi nella notte dei tempi, con comparse e scomparse secolari, come se questo esemplare fosse un fantasma. Oggi grazie alle sue caratteristiche fisiche e caratteriali è tornato in auge e sta facendo innamorare anche gli italiani. Potrebbe addirittura legarsi al mito dei Samurai questo cagnetto perfetto per la vita in appartamento e per chi vuole un compagno sincero e fedele.
Un piccolo ma grande guardiano
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Il Tibetan Spaniel sembrerebbe tutto, tranne un cane da guardia. Invece, come si dice, “nella botte piccola sta il vino buono” e lui ne pare la conferma. Sospettoso e guardingo sin da piccolo, è un vero e proprio custode della famiglia e della casa. Al minimo rumore sospetto, scatta come una molla e mette sull’allerta il padrone. Abbaia e gira su se stesso in maniera assolutamente buffa, eppure è il suo modo di segnalare ai padroni un pericolo imminente. Nonostante la taglia piccola è pronto a saltare contro chiunque rappresenti un pericolo per la sicurezza di coloro che amano.
Potrebbe addirittura legarsi al mito dei Samurai questo spassosissimo e allegro cagnetto che sta conquistando l’amore e le case degli italiani
Poco si sa e molto si immagina del Tibetan Spaniel, che, come dice il nome stesso, arriva dall’Oriente. Qualcuno dice che abbia origini antichissime e fosse legato alla mitica figura del Samurai. Qualcuno lo colloca nella corti imperiali orientali, soprattutto quella cinese e non giapponese. Sta di fatto che per secoli, complice anche il religioso silenzio di quelle zone, sparì dai radar. Tanto che molti esperti pensano che nel frattempo, per non estinguersi, sia stato incrociato con dei Pechinesi.
Entrò nelle grazie dei nobili inglesi tra la fine del ‘700 e la metà dell’800, tanto da comparire in molti racconti ed essere raffigurato su molte tele. Anche allora conquistò i padroni per la sua taglia facilmente gestibile, unita all’istinto guardiano e all’affetto che nutre per il padrone. In questo potrebbe rivelarsi quasi “morboso”, seguendo il padrone ovunque. È invece abbastanza schivo nei confronti degli altri animali di casa, dimostrandosi abbastanza fiero delle sue nobili origini.
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