La potatura è un’operazione di grande importanza. Aiuta infatti le piante a stare bene così da crescere in maniera forte e vigorosa la stagione successiva. Novembre è un buon periodo per potare varie piante. Procedere con il taglio dei rami in pieno inverno è infatti assai rischioso, perché i tagli freschi soffrirebbero moltissimo con le basse temperature.
Questo periodo dell’anno è particolarmente adatto per molti alberi da frutto.
Nel presente articolo ci occuperemo proprio di uno di questi. Infatti, potare in autunno questo albero è fondamentale per avere in estate dolcissimi frutti succulenti e una vegetazione rigogliosa.
In generale, è bene ricordare che la potatura di un albero da frutto si esegue nel periodo di riposo vegetativo, e quindi quando la pianta non emette gemme nuove. Prima di procedere, è bene controllare che effettivamente la pianta abbia smesso di vegetare.
Potare in autunno questo albero è fondamentale per avere in estate dolcissimi frutti succulenti e una vegetazione rigogliosa
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L’albero del pero è abbastanza resistente e si può tagliare proprio in autunno, da novembre a inizio marzo. In particolare, ci riferiamo alla potatura di allevamento e produzione. La prima serve per dare la forma che vorremmo alla pianta, e va eseguita dal trapianto per i successivi 3-4 anni. Dopodiché, si passa alla potatura utile per regolare la produzione.
Come procedere con la potatura per avere una migliore produzione
Per prima cosa, andiamo a conoscere i rami del pero.
- Brindilli: rami misti e sottili che portano le gemme apicali in cima. In caso di piante deboli, per stimolare la vegetazione, si consiglia di accorciare questi rami a 3-4 gemme. Su piante invece vigorose, basterà eliminare alcuni di questi rami soltanto alla base, specie se tendono ad intersecarsi.
- Lamburde: rami molto corti (5 cm circa) che, a seguito della fruttificazione, presentano un ingrossamento legnoso denominato “borsa”. La formazione di più “borse” crea le “zampe di gallo”, che è bene eliminare.
Regole generiche sulla potatura valide anche per altri tipi di pianta
In generale, bisogna imparare a osservare i rami e la formazione dei fiori così da rinnovare l’albero in maniera graduale, andando cioè ad eliminare prima le parti meno produttive, in modo tale da stimolare la formazione dei rami fruttiferi.
Indipendentemente dal periodo, i rami secchi e/o malati vanno sempre eliminati. Inoltre, bisogna fare tagli ben netti che cicatrizzano meglio. I tagli devono anche essere inclinati così da favorire la caduta dell’acqua piovana. Altrimenti, questa ristagnerebbe localmente favorendo la formazione marciume.
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