Dopo la lunga discesa del 2022 e la ripartenza registrata a settembre, Poste Italiane recuperano i livelli di un anno fa. Siamo, quindi, nella condizione di assistere a un importante fase rialzista? Ricordiamo che fino a ora questo titolo non ha partecipato al grande rialzo del settore bancario. Nell’ultimo anno, infatti, ha guadagnato solo il 7% a fronte di un settore che ha registrato performance dell’80% circa come quelle di Unicredit e BER Banca. Gli spazi al rialzo, quindi, potrebbero essere molto importanti.
Poste Italiane recuperano i livelli di un anno fa: forte rialzo in arrivo? Le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Poste Italiane (MIL:PST) ha chiuso la seduta del 6 marzo a quota 10,315 euro, in rialzo dell’1,83% rispetto alla seduta precedente.
Le azioni Poste Italiane si trovano su livelli molto importanti per capire quale potrebbe essere il loro futuro. Come si vede dal grafico, infatti, area 10,3 € già in passato ha frenato l’ascesa delle quotazioni. Il superamento di questo livello potrebbe aprire le porte a un’accelerazione rialzista almeno fino in area 11,135 €. A seguire, poi, gli altri obiettivi indicati in figura.
Da notare che tutti gli indicatori sono impostati al rialzo.
In caso contrario potrebbe partire un ritracciamento. Una chiusura giornaliera inferiore a 9,729 € potrebbe aprire le porte a una nuova fase ribassista.
La valutazione del titolo
Se si guarda al titolo attraverso i multipli di mercato la situazione è molto particolare. Per il rapporto prezzo su utili (PE), le azioni Poste Italiane sono sottovalutate del 10%. Per il prezzo su fatturato sono in linea con la media del settore di riferimento. Invece, il Price to Book ratio esprime una sopravvalutazione di circa il 30%.
Se, invece, si guarda al fair value, calcolato con il metodo del discounted cash flow, si scopre che il titolo Poste Italiane risulta essere sopravvalutato di oltre il 50%.
Gli analisti, invece, stando a quanto riportato sulle riviste specializzate, sono più ottimisti con una sottovalutazione che è pari a circa il 15%.
Un vulnus abbastanza importante per questo titolo è la situazione finanziaria. Il suo indice di liquidità, infatti, è molto inferiore a 1, 0,47. Inoltre, il rapporto tra debito e capitalizzazione è pari a 11,7.
Tra i punti di forza di Poste Italiane di cui bisogna tenere conto nella sua valutazione c’è il rendimento del dividendo. Allo stato attuale si aggira intorno al 6% ed è visto in crescita nei prossimi anni.
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