Nell’immaginario dell’investitore medio quelle di Poste Italiane sono le azioni della sicurezza, sulle quali investire per il lungo termine. Va detto che, fino a ora, questa convinzione aveva delle fondamenta statistiche. A 5 anni, infatti, la probabilità di un rendimento positivo è pari al 100% per un rendimento medio annuo pari a poco più del 20%.
Allo stato attuale, però, la situazione del titolo non è delle migliori. Come già scritto in un precedente articolo, infatti, la tendenza di medio periodo è al ribasso e ha come massima estensione ribassista i minimi storici.
Alla luce di quanto avvenuto nel corso delle ultime sedute, dove si sono succeduti rialzi e ribassi, Poste Italiane che probabilità hanno di rivedere i minimi storici? Per rispondere a questa domanda siamo andati ad analizzare il time frame giornaliero. In questo modo potrebbe essere possibile capire in anticipo da che parte si muoveranno le quotazioni nel medio/lungo periodo.
Prima, però, facciamo una breve sintesi di un aspetto che rende Poste Italiane un titolo molto attraente. Dal momento della sua quotazione a Piazza Affari è subito apparso evidente che il rendimento del dividendo sarebbe potuto essere un valore aggiunto per gli investitori interessati al titolo. Il rendimento minimo, infatti, è stato del 4%, mentre quello massimo è stato pari a circa il 7%. Allo stato il rendimento si aggira intorno al 7,5%, mentre per i prossimi anni gli analisti lo vedono in crescita oltre l’8,5%.
Poste Italiane che probabilità hanno di rivedere i minimi storici? Le indicazioni dell’analisi grafica
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Il titolo Poste Italiane (MIL:PST) ha chiuso la seduta del 7 ottobre a quota 7,822 euro, in ribasso dell’1,36% rispetto alla seduta precedente.
Con la chiusura del 7 ottobre è stato rotto il primo ostacolo lungo il percorso ribassista che porta all’obiettivo più probabile in area 7,238 euro (I obiettivo di prezzo). Una chiusura giornaliera inferiore a questo livello potrebbe imprimere un’ulteriore accelerazione ribassista con obiettivo più probabile in area 6,258 euro. La massima estensione ribassista, invece, potrebbe andare a collocarsi in area 5,278 euro. Da notare che area 7,612 euro negli ultimi 3 mesi ha sempre frenato le discese del prezzo di Poste Italiane.
Un immediato recupero di area 7,844 euro potrebbe essere un primo indizio di ripresa del rialzo.