Possono andare in pensione anticipata INPS già a 60 anni questi lavoratori nati nel 1962 con queste misure

INPS

Oltre alle solite misure pensionistiche che l’INPS propone ai lavoratori, ne esistono tante altre che permettono di lasciare il lavoro prima. E non è raro trovare soluzioni per lasciare il lavoro ad un’età simile a quella che permetteva di lasciare, sempre il lavoro, prima dell’avvento della riforma Fornero. In pratica c’è chi può godere di trattamenti pensionistici molti anni prima delle canoniche regole previdenziali oggi vigenti e dei 67 anni. Addirittura possono andare in pensione anticipata già i lavoratori che hanno compiuto i 60 anni di età nel 2022.

Possono andare in pensione anticipata INPS già a 60 anni questi lavoratori nati nel 1962 con queste misure

Una lavoratrice che ha almeno l’80% di invalidità pensionabile, può andare in pensione addirittura prima di compiere i 60 anni di età. Infatti grazie alla pensione di vecchiaia con invalidità pensionabile, a questa lavoratrice basteranno vent’anni di contributi e 58 anni di età. Una misura che può essere percepita anche nel 2022 da chi ha già maturato i requisiti (o li maturerà entro fine anno). Gli uomini possono sfruttare la stessa misura con la stessa dote di contributi versati ma a 61 anni di età. In pratica anche gli uomini possono godere di ben sei anni di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia ordinaria.

A 60 anni di età si può accedere alla quiescenza anche sfruttando le misure distaccate da qualsiasi limite anagrafico. Il lavoratore che ha maturato già 42 anni 10 mesi di contributi versati se un uomo, potrà liberarsi dal lavoro a 60 anni. La condizione è che abbia iniziato a lavorare almeno a 17 anni di età. Per le donne questa misura ha un limite ancora più basso perché possono uscire con 41 anni e 10 mesi di contributi. Di conseguenza una donna che ha iniziato a lavorare a 18 anni si troverà a 60 anni con completata la carriera utile a uscire dal lavoro. Una possibilità questa che si apre nel 2022 per chi è nato nel 1962.

Altre misure

A dire il vero negli esempi prima citati, ci potrebbe essere anche un’altra opportunità per lasciare il lavoro. Infatti i precoci, cioè le persone che hanno iniziato a versare contributi prima di compiere i 19 anni di età, possono godere dell’uscita prevista da quota 41. In questo caso però la misura non è estesa a tutti i lavoratori. Infatti bisogna essere alternativamente disoccupati, invalidi, caregiver o alle prese con i lavori gravosi. Resta fissato l’obbligo previsto per tutte le misure INPS che hanno carriere più lunghe di 35 anni di contribuzione come requisito.

Infatti di tutti i contributi necessari 35 devono essere neutri dai figurativi per malattie e disoccupazione, quindi contributi effettivi. Infine, tornando alle donne, queste possono uscire dal lavoro se entro il 31 dicembre del 2021 avevano compiuto 60 anni di età e 35 anni di contributi. La prestazione si chiama opzione donna. Una misura che consente il pensionamento se alla stessa data prima citata le lavoratrici hanno completato 58 anni di età (59 le lavoratrici autonome) e 35 anni di versamenti contributivi.

Approfondimento 

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