Allo scopo di garantire uguale dignità e diritti alla madre e al padre, è intervenuta una proposta di legge. Essa è stata presentata a giugno del 2021 e, al momento, è all’esame della Commissione Giustizia del Senato. La riforma mira a modificare la disciplina civilistica sul cognome dei figli per consentire l’attribuzione anche di quello materno. Al riguardo, è intervenuta anche la Corte Costituzionale, con una recente sentenza del 31 maggio 2022, ossia la n. 131. Essa ha stabilito la regola del doppio cognome.
La conseguenza è che quello paterno non deve essere posto più necessariamente per primo. Ciò sia per i figli nati nel matrimonio che al di fuori di esso o per i figli adottati. La spinta verso questo riconoscimento è provenuta sia dalla comparazione con altri Paesi europei che da una sentenza. Si tratta, in particolare, di quella del 2014, della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo. Essa, appunto, ha ritenuto discriminatorio l’utilizzo del solo cognome paterno per i figli.
I principi del riconoscimento del doppio cognome
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Ci sono state diverse sentenze della Corte Costituzionale che hanno preceduto la riforma in campo. In particolare, la n. 61/2006 ha ribadito l’incompatibilità tra il retaggio di una concezione patriarcale della famiglia e il principio di parità. Il primo, oramai superato, non può più giustificare questa disparità tra uomo e donna, nell’attribuzione dei cognomi ai figli. Altra sentenza decisiva, sempre della Corte Costituzionale, per il riconoscimento della possibilità di usare il doppio cognome è stata la n. 18/2021, in cui la Consulta ha rilevato il contrasto dell’articolo 262 del c.c. con gli articoli 2, 3 e 117 della Costituzione. Con essa si è aperta la strada al definitivo riconoscimento di questa possibilità. Ma, a questo punto, sorge spontanea la domanda: “chi potrà utilizzare anche il cognome della madre?”. Anzitutto, gli stessi coniugi potranno farlo, dopo il matrimonio.
Possibilità di usare il doppio cognome, usando anche quello della madre secondo la legge
Anche a favore dei figli opera la regola del doppio cognome. Quindi, i genitori, all’atto della dichiarazione di nascita del figlio presso lo Stato Civile, potranno attribuire:
- il cognome del padre o della madre;
- di entrambi, nell’ordine concordato;
- invece, in caso di mancato accordo, si rispetterà l’ordine alfabetico.
Inoltre, per evitare cognomi diversi tra i figli, si stabilisce che, quello attribuito al primo varrà anche per gli altri. Naturalmente, questo vale per i figli nati all’interno della stessa famiglia.
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