Sappiamo che a causa della profonda crisi economica, molte persone si trovano nell’impossibilità di onorare i debiti. Senonchè, si intravedono possibili novità legislative nella disciplina del sovraindebitamento. In particolare, è la Federazione Europea per La Giustizia, ad aver avanzato una proposta di legge sul blocco delle azioni esecutive, al momento del deposito dell’istanza di sovraindebitamento. Ma, ci choediamo: “perché si sta cercando di apportare delle modifiche alla relativa disciplina normativa?”
Ebbene, la ragione risiede nel fatto che, a causa della crisi economica, migliaia di abitazioni di altrettanti cittadini italiani rischiano di essere messe all’asta. Ma, cerchiamo di comprendere perché la situazione è a tal punto allarmante da aver indotto la Federazione ad introdurre una petizione. Il problema è, specificamene, che i debiti ipotecari, vengono svenduti a società veicolo delle banche, che acquistano il credito a basso prezzo. In tal modo, si giunge a svendere le abitazioni degli italiani per una manciata di soldi, che finiscono per non coprire neppure il credito originario. Ciò avviene a mezzo delle banche e grazie a norme e vincoli di matrice europea. Si tratta, dunque, di un meccanismo davvero iniquo a cui si vuole porre rimedio.
In cosa consiste la proposta di riforma
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Nel trattare delle possibili novità legislative nella disciplina del sovraindebitamento, entriamo più nel dettaglio nel merito della riforma richiesta. Come si è visto, la finalità della modifica legislativa proposta dalla Federazione, risiede, appunto, nell’evitare la svendita degli immobili degli italiani. In che modo? Attraverso il blocco automatico delle azioni esecutive nelle procedure di sovraindebitamento. Senonchè, per accettare questa proposta di legge, sarà possibile firmare la petizione su charge.org. In questo modo, si potrà giungere al seguente risultato:
1. tutte le azioni esecutive già iniziate saranno sospese, al momento del deposito del ricorso proposto per accedere alla procedura di sovraindebitamento;
2. inoltre, allo stesso modo, vanno sospese, anche tutte le procedure esecutive immobiliari e mobiliari, nonché i pignoramenti di stipendi e pensioni. Ad oggi, infatti, la legge stabilisce che dette procedure non possano essere sospese, fino all’omologa del piano proposto dal consumatore. Ciò comporta che durante il periodo occorrente al gestore della crisi per addivenire all’omologa del predetto piano, la prima abitazione sia già stata venduta all’asta. Di conseguenza, il piano proposto perde totalmente la sua utilità.
All’opposto, nella legge fallimentare è previsto il blocco automatico di tutte le procedure esecutive al solo deposito della proposta di concordato. Quindi, siamo in presenza di una irragionevole disparità di trattamento e differenza tra debitori, che è assolutamente ingiustificata e discriminatoria. Si auspica, pertanto, che vada in porto la riforma proposta.