Può capitare di non ricordare se abbiamo pagato il bollo. Si rimanda il controllo per mancanza di tempo. Andare presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate potrebbe richiedere anche un’intera mattinata. Ma ci sono altre soluzioni semplici e veloci per assicurarci di essere in regola con i pagamenti.
Come spesso avviene ci viene in soccorso la tecnologia. Possiamo infatti collegarci online per ottenere le informazioni di cui abbiamo bisogno.
Possiamo verificare il pagamento del bollo auto anche degli anni precedenti senza andare all’Agenzia delle Entrate
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Gli uffici che possono farci sapere se abbiamo pagato il bollo sono l’Agenzia delle Entrate e l’ACI. Per non andare di persona allo sportello, possiamo collegarci ai portali.
La tassa di proprietà deve essere pagata da tutti coloro che posseggono un veicolo registrato al PRA. Devono pagarla anche gli utilizzatori di auto in leasing o in noleggio a lungo termine.
Collegandoci al sito ACI dovremo inserire solo la targa, se il controllo avviene nello stesso mese di scadenza. Negli altri casi si dovranno inserire altri dati presenti sulla carta di circolazione.
L’archivio dell’Agenzia delle Entrate è in fase di dismissione, pertanto, se ci si collega al sito, si verrà dirottati sul portale dell’ACI dove si potranno anche consultare gli ultimi 4 pagamenti effettuati.
Il bollo è un’imposta regionale e dunque si possono consultare anche i siti internet della Regione di residenza per trovare delle informazioni utili.
Cosa succede se non abbiamo pagato
Quindi possiamo verificare il pagamento del bollo e agire per sanare l’eventuale dimenticanza.
In caso di mancato pagamento si potrebbe ricevere un avviso di accertamento dalla Regione o dall’Agenzia delle Entrate. Dalla notifica si avranno 60 giorni per pagare o presentare ricorso.
Per evitare accertamenti si può verificare il pagamento e versare l’importo dovuto aumentato di interessi e sanzioni. Naturalmente il mancato pagamento del bollo non preclude la possibilità di circolare con il proprio veicolo.
Se l’avviso di accertamento resta ignorato, l’ente creditore iscriverà a ruolo l’importo ed emetterà una cartella esattoriale. Se anche questa non viene opposta o pagata entro 60 giorni, si potrà incorrere in un pignoramento o nel fermo amministrativo del veicolo. Il fermo del veicolo deve però essere comunicato almeno 30 giorni prima per consentire il pagamento o la richiesta di rateizzazione. Solo in questo modo si potrebbe evitare la confisca del mezzo.
Il pagamento del bollo si prescrive dopo 3 anni, che decorrono dal 1 gennaio dell’anno successivo alla data in cui doveva essere effettuato il versamento. Se ad esempio avremmo dovuto pagare il bollo entro il 31 maggio 2019, si prescriverà il 1 gennaio 2023.
Attenzione a quanti anni sono passati dall’ultimo pagamento effettuato. Dopo 3 anni consecutivi di mancato versamento può scattare la radiazione del veicolo dal PRA. In questo caso l’auto non potrà più circolare e, per poterla riutilizzare, si deve procedere ad una nuova immatricolazione ed al pagamento di quanto dovuto.
Rimborsi
Tutti noi possiamo chiedere il rimborso per versamenti non dovuti. Se ad esempio abbiamo rottamato o venduto il veicolo nel corso dell’anno o abbiamo pagato 2 volte l’importo, potremo presentare domanda alla Regione.
La domanda deve essere inoltrata entro il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere effettuato il pagamento.
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