Alcuni rimedi utilizzati dalle nonne prima che venissero commercializzati i prodotti per l’igiene potrebbero essere recuperati e integrati con i sistemi della nostra quotidianità. Non sempre i detergenti che acquistiamo risultano efficaci e spesso le macchie non vengono cancellate. Effettuando un prelavaggio, invece, il lavoro svolto dalla lavatrice sarà più produttivo e l’elettrodomestico potrebbe durare più a lungo nel tempo.
Possiamo smacchiare strofinacci da cucina, tovaglie e asciugamani con un rimedio antico che li renderà candidi come se fossero nuovi. Le macchie che imbrattano questo tipo di bucato sono particolarmente insidiose. Si tratta di sugo, unto o sangue, che penetrano in profondità lasciando aloni anche dopo il lavaggio in lavatrice. Per fare in modo che questo non si verifichi possiamo ricorrere a un tipo particolare di ammollo. Un’usanza antica dimenticata nei giorni nostri ma molto utile e per questo da recuperare.
Una soluzione particolare
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Il bucato con la cenere era nel passato un ottimo metodo per sbiancare tovaglie e asciugamani e può esserlo anche per gli strofinacci da cucina che solitamente presentano macchie ostili. È un rimedio a cui pensare anche d’estate, quando ci apprestiamo a preparare un barbecue o a bruciare la legna del giardino. Buttare via la cenere che si accumula è un vero peccato.
Una volta raffreddata possiamo setacciarla ed eliminare i residui, quindi conservarla per l’occorrenza. È un’abitudine che potrebbe tornarci utile in ogni mese dell’anno. Ne basta un bicchiere in un catino in cui immergere strofinaci, tovaglie e asciugamani con l’acqua calda. Anche tutti insieme.
Quando l’ammollo è finito, il bucato potrebbe aver mantenuto tracce di cenere, ma andranno subito via dopo il lavaggio vero e proprio. Il prelavaggio con la cenere rende molto più efficace il successivo passaggio in lavatrice.
Possiamo smacchiare strofinacci da cucina, tovaglie e asciugamani dopo un semplice prelavaggio grazie a un sistema che arriva dal passato
L’utilizzo della cenere aumenta la resa dei detergenti naturali che dovremmo sempre impiegare per proteggere la lavatrice e l’ambiente. Mezzo bicchiere di sapone di Marsiglia è sufficiente per completare l’operazione e ottenere un bucato veramente pulito.
Strofinacci, tovaglie e asciugamani possono essere lavati insieme a caldo a una temperatura che si aggira tra gli 80 e i 90 gradi. Diverso il discorso per la biancheria intima, che potrebbe trattenere qualche batterio più resistente. Se gli asciugamani sono in microfibra, una temperatura intorno ai 70 gradi potrebbe permettere un bucato unico con risultati altrettanto positivi.
Recuperare vecchi metodi e integrarli con i nuovi prodotti ci da la possibilità di acquistare modelli di elettrodomestici che costano meno. Esistono in commercio lavatrici che comprendono sistemi antimacchia, ma spesso necessitano di detergenti più forti con proprietà chimiche che sarebbe meglio evitare. Basta veramente poco per ottenere un bucato perfetto con qualche rimedio preso in prestito dal passato.
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