Non c’è dubbio che oggi i rendimenti sul reddito fisso siano saliti se rapportati, ad esempio, al biennio del Covid. Una considerazione che, se vale in linea generale, la si avverte ancor di più sulle brevi e medie scadenze. Siamo passati infatti dagli zerovirgola dei mesi scorsi a tassi che invece fanno gola a molti risparmiatori. Tipo il nuovo BTP a 4 anni in emissione proprio questa settimana e con tanto di premio fedeltà finale. Al riguardo, per esempio, porto a casa più soldi se investo 15.000 euro sul BTP Valore con tassi fissi e crescenti o sul miglior conto deposito?
Per il cassettista che vincola i risparmi per un certo numero di anni si tratta infatti di allocare le risorse sul “parcheggio” più remunerativo possibile. Fermo restando, ossia: tutelando, tutti gli altri elementi chiave di ogni investimento. Vale a dire grado di rischio, possibilità di uscire anzitempo dall’investimento, sicurezza dello strumento e nella controparte, tasse e commissioni, etc.
Il nuovo in emissione in questi giorni
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Fino a venerdì 9, salvo eventuale chiusura anticipata, il Tesoro collocherà il nuovo BTP Valore di durata quadriennale. L’esordio di ieri è andato molto bene e ha totalizzato 185.146 contratti (controvalore medio di 29.339 €) per 5,43 miliardi di €.
L’emittente offre il 3,25% lordo annuo per 2 anni e il 4% per i restanti due. Questi tassi andranno però confermati al termine del collocamento. Laddove così non fosse, essi verrebbero ritoccati ma solo al rialzo.
In pratica è come se offrisse il 3,625% lordo annuo medio ponderato a scadenza. Poi va aggiunto il 5X1.000 di premio fedeltà finale (sul capitale sottoscritto), ossia un altro ipotetico 0,125% lordo annuo. Ricordiamo che il premio va solo agli acquirenti della prima ora, cioè a chi compra il bond in questi giorni e lo tiene fino a scadenza.
Immaginando di investire oggi 15mila € sul bond e di tenerlo fino a giugno 2027 si otterrebbe un rendimento annuo lordo ponderato del 3,75% (cedole e premio). Al riguardo abbiamo già visto quale sarebbe il flusso delle cedole incassate ogni 6 mesi.
Infine ricordiamo che l’aliquota fiscale è del 12,50% e non ci sono commissioni d’acquisto in emissione (le paga l’emittente).
Porto a casa più soldi se investo 15.000 euro sul BTP Valore con tassi fissi e crescenti o sul miglior conto deposito?
Passiamo ora al conto deposito (CD) vincolato di durata quadriennale. Quanto offre oggi il “miglior” (concetto sempre molto relativo) CD disponibile sul mercato?
Dalle nostre analisi è risultato il 4,70% lordo annuo sul vincolo a 48 mesi di una banca, per importi pari o superiori a 5mila € (limite massimo 200mila €). L’emittente offre soluzioni da 12 a 60 mesi e in tutti i casi le spese di apertura, gestione e chiusura conto sono a carico della banca. L’intermediario non prevede l’apertura di un c/c associato al CD e non è ammessa l’estinzione anticipata dei vincoli attivi. Ancora, gli interessi sono pagati con scadenza semestrale (giugno e dicembre di ogni anno) e a fine vincolo.
Quanto rende? Sugli interessi attivi si applica la ritenuta fiscale del 26%, mentre l’imposta di bollo (2X1.000 del capitale) è a carico del cliente. Facendo i calcoli ne verrebbe fuori un guadagno netto complessivo molto vicino a quello del BTP Valore in 4 anni, euro più euro meno.
Pro e contro
Come si vede le soluzioni per investire non mancano. L’importante, come sempre, è non lasciarsi mai attrarre dal luccichio dei tassi ma scegliere sempre in piena consapevolezza. Vale a dire solo dopo aver ponderato fino alla noia tutti i pro e i contro di ogni singola soluzione d’investimento (costi, rischi, condizioni, etc). Non solo, ma anche dopo aver vagliato per bene tutte le possibili alternative presenti sul mercato all’atto dell’investimento.
Ribadiamo infine la doverosa raccomandazione di leggere attentamente tutti i prospetti e tutte le condizioni contrattuali previste da qualsiasi intermediario.