Che ci crediamo o no, alcuni gesti fanno parte di un modo antico ma radicato di vedere le cose. Per alcuni si tratta di superstizione, per altri semplicemente di una simbologia bene augurante e rispettabile. Infatti, sono proprio questi che stiamo per vivere i giorni di giugno che assumono un carattere unico. Ed in particolare la celebrazione del solstizio fino al 24 giugno.
Il solstizio porta con sé alcuni significati profondi. Inizia ufficialmente l’estate. La luce raggiunge il massimo della sua durata. Lo sapevano già i costruttori di Stonehenge, che costruirono i menhir in modo da garantire al sole del solstizio di insinuarsi all’interno dei grossi blocchi di pietra. Contemporaneamente nelle campagne si celebravano i frutti del duro lavoro. Si raccoglieva il grano, che è fonte di vita e di sussistenza. L’abbondanza di pane e farina garantiva infatti la sussistenza ed il benessere di tante famiglie di contadini.
Poco dopo il solstizio, peraltro, il Sole sosta per qualche giorno nella sua posizione più estrema. È come se si fermasse per tre giorni, per poi riprendere il graduale riposizionamento.
Il raccolto consigliato
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Così per molti secoli questi giorni hanno rappresentato una sorta di limbo di passaggio verso una nuova epoca. I Babilonesi spiegavano questi giorni di sosta del sole come il suo matrimonio con la luna. Anche per i romani questi giorni rappresentavano una delle due feste del dio Giano, protettore delle porte e del tempo. Ancora oggi si conservano delle tracce di queste ritualità propiziatorie, che si sono unite per il giorno della celebrazione di San Giovanni, il 24 giugno. Che ci piaccia o no, per molte persone porterà fortuna, amore e ricchezza per tutti i 12 mesi raccogliere 24 spighe per il 24 giugno.
Infatti, questo segno di abbondanza servirebbe come buon auspicio di abbondanza dei raccolti e ricchezza fino all’anno successivo. Occorre dunque conservarle gelosamente in casa. Già che ci siamo, potremmo utilizzarle per creare delle affascinanti decorazioni da lasciare sulle tavole o al di sopra dei mobili, magari contenute in un fiocco o in una cornucopia.
Secondo altre usanze queste 24 spighe andrebbero legate ad un albero di noce con una corda. Secondo altre tradizioni italiane l’usanza era liberare la terra dagli spiriti malvagi. Così era raccomandato creare un mazzo di tre spighe marce e buttarle sul fiume.
Porterà fortuna, amore e ricchezza per tutto l’anno secondo le nostre nonne raccogliere questo prodotto dell’estate la mattina del 24 giugno
Molti infine conosceranno l’usanza della cosiddetta acqua di San Giovanni. Si tratta di un vaso d’acqua al cui interno si pongono fiori ed erbe spontanee: lavanda, fiordaliso, camomilla e papaveri e tutto ciò che cresce in questi giorni. Al tramonto si lascia il vaso in giardino. Le erbe così si riempiranno di rugiada nel corso della notte. Con questa potremo lavare e purificare il nostro corpo, secondo le nonne, dalle avversità.
Avremo poi notato che spesso al di sopra delle colonne e sui cancelli compare un ananas. Forse non lo sappiamo ma anche questo è un simbolo beneaugurante che ha un’origine che quasi nessuno sospetta.
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