L’avvento di Netflix ha portato le grandi e le piccole storie di tutto il Mondo direttamente nei salotti delle nostre case. Oltre ad avere questo merito, però, ha poi anche avuto la lungimiranza di portare anche in auge dei prodotti più ibridi e versatili. I film e le serie TV, infatti, spesso occupano troppo tempo dello spettatore e lo costringono a rimanere ancorato ad una storia per settimane e settimane, a differenza delle miniserie e delle docuserie. Questi format infatti risultano più concentrati e godibili. Ultimamente tra queste varie produzioni è anche uscita una nuova “autobiografia televisiva” totalmente nostrana. È infatti pop e roboante questa docuserie italiana su Vanna Marchi. Scopriamo insieme come è impostata la sua narrazione.
La storia della donna rappresentata in “Wanna”
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Moltissime persone conoscono sicuramente questa personalità che ha letteralmente sfondato il mondo delle televendite. I più giovani l’avranno vista nei servizi di Striscia la notizia, dove era messa sotto inchiesta per delle truffe telefoniche ai danni principalmente di anziane signore. Non tutti sanno che però, prima di questo episodio, alle sue spalle già c’era una carriera di molti anni nell’ambito della cosmesi e della vendita di prodotti per la bellezza. In questo lungo “apprendistato” è riuscita ad imparare come mettersi in contatto con le persone e provare a ottenere da loro ciò che desiderava.
Pop e roboante questa docuserie italiana su un personaggio conosciuto da tutti
Il processo, però, è solo il finale della parabola che ha segnato la storia di Vanna Marchi e Stefania Nobile. La madre e la figlia sono state indissolubilmente legate da uno stretto rapporto, non solo familiare, ma anche di carattere professionale ed economico. Marchi infatti ha iniziato da giovane a lavorare nel settore dell’estetica. Dopo i suoi primi enormi successi ha anche coinvolto la figlia, dandole man mano degli incarichi sempre più di rilievo all’interno dell’azienda. Ha infatti gestito il circolo di centraliniste e curato tutta la comunicazione dell’intero brand.
Il passaggio all’esoterismo e ai numeri del Lotto è stato fatto successivamente anche grazie all’introduzione del maestro di vita Mário Pacheco Do Nascimento. Il frutto di questo sodalizio è iniziato quando ha incontrato il brasiliano casualmente come cameriere a una cena del marchese Attilio Capra De Carrè. Il duo composto da genitore e figlia dichiara di non essersi pentito anche dopo aver scontato la pena prevista dalla giustizia.
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