Rafael Nadal ha annunciato ieri il termine della sua stagione agonistica. Il tennista spagnolo rinuncia all’amato Roland Garros e pone fine a un anno travagliato, mai davvero iniziato. Il suo fisico, provato da tante battaglie, è ormai giunto al limite. Interromperà gli allenamenti a tempo indeterminato, nella speranza che poi, dopo l’estate, possa riprendere ad allenarsi in vista della sua ultima stagione. Dove lo farà, ovviamente nella sua splendida isola e nella città in cui lo si può spesso incontrare. Scopriamo qual è.
Un campione stratosferico, immenso, probabilmente il più grande agonista nello storia dello sport. Con un talento assai inferiore rispetto al rivale di sempre, Roger Federer, ha saputo vincere di più, grazie a costanza, abnegazione, spirito di sacrificio e maniacalità.
Ora, però, il fisico di Rafael Nadal sembra essere arrivato al limite. Una carriera ricca di successi, ma che ha sempre dovuto far fronte a lunghi periodi di stop causa infortuni. Ha domato 14 volte la terra di Parigi, è stato capace di vincere qualsiasi cosa, se si eccettua il Master di fine stagione. Ha tifosi sparsi ovunque nel mondo, che sempre ne hanno ammirato l’encomiabile spirito con cui si è sempre battuto, fino all’ultima palla utile.
Rafa è un isolano, legatissimo alla sua Maiorca, un luogo che non ha mai abbandonato. Dove ha costruito un imponente academy, dove è sempre tornato, per ritemprarsi dopo le vittorie, per ricaricarsi dopo le sconfitte, per curarsi dopo gli infortuni.
Cosa vedere a Manacor
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Manacor è la seconda città dell’isola, dopo il capoluogo Palma de Maiorca. Dista dall’Italia circa un’ora e tre quarti di volo o poco più. Raggiungibile sia da Milano che da Roma. Potrebbe essere un’idea per un Ponte del 2 giugno al mare? Assolutamente sì.
Il comune sorge nella parte orientale di Maiorca e coinvolge più di 30 chilometri di spiagge. Può essere un ottimo punto di appoggio per poi girare l’isola, noleggiando una macchina o uno scooter o, perché no, una barca.
Il suo centro storico è dominato dalla chiesa neogotica di Nostra Signora dei Dolori, quasi un presagio di quello che sarebbe stato poi il suo cittadino più illustre.
Il villaggio preistorico di S’Hospitalet Vell si trova a poco più di un chilometro dalla città vecchia e mostra come questo territorio fosse abitato da millenni. Un luogo che è possibile visitare gratuitamente, dove poter ammirare i resti, ben conservati di alcuni talaiot, delle costruzioni in pietra, simili ai nuraghi sardi.
Ponte del 2 giugno al mare? Ecco due luoghi storici di Manacor, l’isola di Nadal
Fino all’avvento di Rafa, Manacor era conosciuta per un suo prezioso prodotto tipico locale: le perle. Quindi, è assolutamente consigliato visitare la fabbrica dove vengono prodotte, con una lavorazione unica nel suo genere. All’interno c’è un piccolo museo che ne riassume la storia, iniziata nel 1890. Sarà possibile seguire tutto il procedimento di lavorazione delle perle, prima che vengano poi messe in commercio. Inevitabile acquistarne almeno una.
Altra attrazione imperdibile è la Grotta del Drago. Sarebbe meglio usare il plurale, perché, in realtà, sono quattro cavità naturali collegate per un totale di un chilometro e 200 metri di lunghezza. Un capolavoro della natura, che termina con il lago sotterraneo di Madel, uno dei più grandi al mondo. Uno scenario veramente da favola.
Un’ora di visita da svolgere sia a piedi che in barca, per ammirare un gioco di colori davvero notevole, da godersi soprattutto nel tardo pomeriggio.
Infine, un appassionato di tennis non può non visitare il museo dedicato a Nadal, in cui trovare tutti i cimeli di una straordinaria carriera. Insomma, Manacor, da giugno in poi, può davvero essere una meta per le nostre vacanze.