Sono molti gli italiani che assumono farmaci contro l’ipertensione ma pochissimi sanno davvero quali sono i farmaci migliori per abbassare la pressione senza effetti collaterali fastidiosi. Un recente studio rivela di quali medicine si tratta.
I trattamenti più diffusi contro l’ipertensione
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Quando ci si rivolge per la prima volta al medico per combattere l’ipertensione, si hanno davanti svariate opzioni. Sicuramente il dottore raccomanderà più attività fisica e una dieta salutare. Ma è anche possibile che prescriva dei farmaci che abbassano la pressione.
Ci sono però tantissime medicine fra cui il medico può scegliere. Proprio per questo motivo, un team di scienziati ha deciso di fare chiarezza valutando l’efficacia e gli effetti collaterali dei farmaci più diffusi.
In particolare, i ricercatori si sono concentrati su due categorie di antipertensivi:
- gli ACE inibitori (fra cui captopril, lisinopril, enalapril, fosinopril, ramipril, perindopril, benazepril e quinapril);
- gli antagonisti del recettore per l’angiotensina o ARB (fra cui losartan, valsartan, candesartan, eprosartan, irbesartan, olmesartan e telmisartan).
Gli scienziati si sono chiesti non solo quali farmaci sono più efficaci, ma anche quali hanno meno effetti collaterali. Ecco cos’hanno scoperto.
Pochissimi sanno davvero quali sono i farmaci migliori per abbassare la pressione senza effetti collaterali
Il recente studio sui farmaci contro la pressione alta è molto esteso. Ha infatti riguardato oltre tre milioni di pazienti fra Stati Uniti, Corea del Sud e Germania.
Grazie a questa ricerca, gli scienziati hanno potuto affermare che non c’è nessuna differenza fra ACE inibitori e ARB per quanto riguarda l’efficacia. Entrambe le categorie di farmaci, infatti, proteggono in egual misura contro le malattie del cuore.
Ci sono però differenze significative per quanto riguarda gli effetti collaterali. Da questo punto di vista, i farmaci migliori sono gli ARB.
Infatti, chi prende gli ACE inibitori al posto degli ARB ha più probabilità di soffrire di:
- angioedema (gonfiore sotto la pelle);
- tosse secca e persistente;
- pancreatite;
- emorragia gastrointestinale.
Si tratta di effetti collaterali certamente fastidiosi o pericolosi. Per chi ne soffre, dunque, può valere la pena parlare con il medico per valutare un cambio di farmaci.
Inoltre non bisogna dimenticare che esistono sostanze naturali in grado combattere l’ipertensione (per esempio una bevanda che nessuno compra mai). Queste non sostituiscono le medicine, ma possono offrire un valido aiuto.