È risaputo che il colesterolo HDL sia importante per proteggersi dalle malattie del cuore. Ma pochissimi sanno che questo valore del sangue troppo basso può mettere in pericolo il fegato. Si tratta, infatti, di una scoperta molto recente. Ecco cosa svelano gli scienziati.
Il ruolo
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La molecola del colesterolo HDL è nota a tutti come colesterolo buono. In effetti questa sostanza non è buona solo di nome, ma anche di fatto. Agisce come una sorta di spazzino, portando il colesterolo cattivo verso il fegato, che lo smaltisce.
Grazie a questa funzione il colesterolo buono contribuisce alla prevenzione di arteriosclerosi, infarto e ictus.
È dunque importante monitorare i livelli di colesterolo HDL. Lo si può fare grazie alle analisi del sangue, che valutano anche la concentrazione di colesterolo cattivo e trigliceridi. Per quanto riguarda il colesterolo buono, il parametro non deve essere sotto i 40 mg/100 ml.
Tutte queste funzioni del colesterolo HDL sono note da tempo. Ma, secondo gli scienziati, la molecola potrebbe avere anche un altro importantissimo ruolo.
Pochissimi sanno che questo valore del sangue troppo basso può mettere in pericolo il fegato
Il colesterolo buono potrebbe essere ancora migliore di quel che si crede. La notizia arriva grazie a uno studio della scuola di medicina dell’Università di Washington.
I ricercatori hanno, infatti, scoperto che uno speciale tipo di colesterolo buono (chiamato HDL3) è in grado di bloccare dei segnali che partono dai batteri dell’intestino.
Se questo non avviene, i segnali viaggiano fino al fegato. Una volta arrivati in questo organo, scatenano un’infiammazione che può causare gravi danni.
Un motivo in più, insomma, per assicurarsi che i valori di colesterolo buono siano nella norma. Dunque, ecco perché pochissimi sanno che questo valore del sangue troppo basso può mettere in pericolo il fegato.
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