Pochissimi conoscono questo trucco semplice e infallibile per scegliere la carne più gustosa e fresca al supermercato e che tutti possono adottare

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Oramai molti di noi acquistano la carne a scatola chiusa, e anche se così non fosse non abbiamo la possibilità di toccarla e annusarla. Quindi, come possiamo renderci conto dell’effettiva qualità del taglio che abbiamo scelto? Dopotutto, lo sappiamo, lo stesso taglio può avere un sapore e una consistenza completamente diversi. C’è però un dettaglio a cui possiamo fare attenzione quando acquistiamo fettine di maiale e manzo. Pochissimi conoscono questo trucco semplice e infallibile per scegliere la carne più gustosa e fresca al supermercato e che tutti possono adottare.

Il segreto sta tutto nella parte che più disprezziamo

Lo vediamo con chiarezza, due confezioni dello stesso taglio di carne possono avere un aspetto del tutto differente. Può variare il colore, la dimensione, la forma e la distribuzione di grasso e muscolo. In realtà il segreto sta proprio qui, in questa proporzione. Noi infatti siamo portati a pensare che un pezzo di carne liscio e senza grasso sia particolarmente tenero. In realtà non è necessariamente così, tutt’altro. È proprio il grasso che dà maggiore sapore alla carne donandogli quella consistenza vellutata che sempre cerchiamo.

Pochissimi conoscono questo trucco semplice e infallibile per scegliere la carne più gustosa e fresca al supermercato e che tutti possono adottare

Esistono tre tipi diversi di distribuzione del grasso all’interno di un pezzo di carne. Abbiamo le venature, strisce bianche ben definite e separate dal tessuto muscolare. Quelle rimangono compatte anche durante e dopo la cottura. Sono quei pezzi gommosi che sono particolarmente difficili da tagliare. Un pezzo di carne con troppe di queste nervature sarà difficilmente di alta qualità. Infatti, e proprio il grasso che ci dà la migliore indicazione della salute dell’animale.

Esistono altri due tipi di grasso: la marezzatura e la prezzemolatura. La prima presenta filamenti finissimi di grasso che pervadono tutto il muscolo. Nel secondo caso invece troviamo sempre dei filamenti di grasso distribuiti su quasi tutta la superficie, ma sono più consistenti. Nello specifico creano delle forme simili a delle sottili foglie di prezzemolo.

Il primo tipo di grasso, ma soprattutto il secondo, sono in grado di donare un sapore molto intenso la carne e una piacevole consistenza. Questi, infatti, si scioglieranno durante la cottura irrorando il muscolo e rendendolo più succoso. Ricordiamoci che le parti di grasso più consistenti devono arrivare ad una temperatura di circa 65 gradi per almeno 10 minuti per considerarsi cotto.

Invece, per scoprire l’errore che tutti commettono cucinando una bistecca e che la rende inevitabilmente secca e insapore, consigliamo questo articolo.

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